di Luca Losito - Gli attriti tra tifosi e società erano noti già da tempo, ma ora iniziano a farsi più consistenti. La "maledizione del Puttilli" continua anche nel secondo impegno casalingo, il Barletta cede al Prato e resta inchiodato al fondo classifica. Il cruccio retrocessione non c'è, per fortuna, ma il timore di una stagione flop è forte nella città di Eraclio. Si rischia un anno nell'anonimato, e la temperatura della piazza biancorossa si sta alzando pericolosamente. Il 2-0 fotografa al meglio la prestazione dei ragazzi di Orlandi, che senza capitan Allegretti (entrato negli ultimi 35', ndr) perdono la loro principale fonte di gioco e non sembrano avere alternative credibili in rosa.
Squadre molto attente a non sbilanciarsi in avvio. La prima occasione è biancorossa: al 26' scambio D'Errico-Mantovani a sinistra, il biondo centrocampista va via a sinistra e mette al centro per La Mantia, il cui piattone impatta sul palo dando solo la sensazione del gol. Lo spavento scuote gli ospiti, che dopo qualche affondo a vuoto passano: al 31' incursione centrale di Corvesi, tacco di Serrotti per l'accorrente Tiboni, che dal limite dell'area sfodera un preciso destro a giro. 0-1, Puttilli ammutolito, ma non è finita qui. Passano pochi minuti e il Prato raddoppia: Corvesi buca la difesa barlettana con un inserimento e fulmina Liverani. L'1-2 micidiale dei lanieri annichilisce i biancorossi, che escono tra i fischi assordanti del Puttilli al 45'.
Nella ripresa la musica non cambia, neanche quando fa il suo ingresso in campo l'acciaccato Allegretti. E' suo l'unico vero guizzo biancorosso su punizione dal limite al 32': prodigiosa la risposta del portiere ospite, che devia fuori una palla indirizzata all'angolino. Poco dopo Cicerelli perde le staffe, si becca il secondo giallo e finisce sotto la doccia anzitempo. Nel finale La Mantia ha l'occasione per accorciare, ma sparacchia alto davanti al portiere toscano. Non succede altro, il Barletta perde 2-0.
La sconfitta ridimensiona ulteriormente le timide ambizioni dei biancorossi. Il "materiale" tecnico non pare esaltante, Orlandi non può inventarsi molto. La speranza è almeno quella di riavere un Allegretti integro e in condizione al più presto. Viste le premesse, vien da pensare: "Meno male che nessuno retroceda". Peccato, un'occasione così, senza affanni salvezza, con ben 9 squadre che possono giocarsi la Serie B, poteva e doveva essere accolta con maggiore entusiasmo dalla dirigenza del Barletta in fase di allestimento dell'organico.
Squadre molto attente a non sbilanciarsi in avvio. La prima occasione è biancorossa: al 26' scambio D'Errico-Mantovani a sinistra, il biondo centrocampista va via a sinistra e mette al centro per La Mantia, il cui piattone impatta sul palo dando solo la sensazione del gol. Lo spavento scuote gli ospiti, che dopo qualche affondo a vuoto passano: al 31' incursione centrale di Corvesi, tacco di Serrotti per l'accorrente Tiboni, che dal limite dell'area sfodera un preciso destro a giro. 0-1, Puttilli ammutolito, ma non è finita qui. Passano pochi minuti e il Prato raddoppia: Corvesi buca la difesa barlettana con un inserimento e fulmina Liverani. L'1-2 micidiale dei lanieri annichilisce i biancorossi, che escono tra i fischi assordanti del Puttilli al 45'.
Nella ripresa la musica non cambia, neanche quando fa il suo ingresso in campo l'acciaccato Allegretti. E' suo l'unico vero guizzo biancorosso su punizione dal limite al 32': prodigiosa la risposta del portiere ospite, che devia fuori una palla indirizzata all'angolino. Poco dopo Cicerelli perde le staffe, si becca il secondo giallo e finisce sotto la doccia anzitempo. Nel finale La Mantia ha l'occasione per accorciare, ma sparacchia alto davanti al portiere toscano. Non succede altro, il Barletta perde 2-0.
La sconfitta ridimensiona ulteriormente le timide ambizioni dei biancorossi. Il "materiale" tecnico non pare esaltante, Orlandi non può inventarsi molto. La speranza è almeno quella di riavere un Allegretti integro e in condizione al più presto. Viste le premesse, vien da pensare: "Meno male che nessuno retroceda". Peccato, un'occasione così, senza affanni salvezza, con ben 9 squadre che possono giocarsi la Serie B, poteva e doveva essere accolta con maggiore entusiasmo dalla dirigenza del Barletta in fase di allestimento dell'organico.
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