Berlusconi, inizia conto alla rovescia. Maroni, faccia cadere Letta


ROMA - E' ufficialmente partito il conto alla rovescia in vista della prima riunione della Giunta per le elezioni del Senato, che lunedi' prossimo avviera' l'iter sulla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi dopo la sentenza definitiva di condanna nell'ambito del processo Mediaset. Domani, alle 13.30, e' convocato l'ufficio di presidenza della Giunta, che dovra' stilare il calendario dei lavori.

E proprio per mettere a punto la strategia da tenere, si riunira' sempre domani, alle 13, il gruppo del Pdl di palazzo Madama (non e' prevista la presenza del Cavaliere, che non dovrebbe rientrare a Roma prima di giovedi'). Mentre nell'inner circle dell'ex premier torna a ipotizzarsi la richiesta di grazia a Napolitano, non si placa la polemica tra Pdl e Pd sul voto in Giunta.

I democrat confermano anche oggi la linea dura: nessun trattamento di favore per il leader Pdl, mentre il vicepremier e segretario del Pdl, Angelino Alfano, auspica un "approccio non politico ma giuridico". Fanno discutere le parole del presidente della Giunta, Dario Stefano, che in un'intervista assicura: la decadenza di Silvio Berlusconi sara' esaminata e votata in tempi brevi senza "scappatoie elusive".

Insorge il Pdl che con Annamaria Bernini mette in dubbio il ruolo super partes di Stefano. Sul punto interviene anche il capogruppo pidiellino Schifani: "Le continue dichiarazioni del senatore Stefano, sia sui tempi dei lavori della Giunta che sul merito delle sue decisioni, ci preoccupano non poco". Per il successore di Berlusconi a palazzo Chigi, Mario Monti, "si facciano tutti gli approfondimenti del caso, ma mi riesce difficile immaginare che alla fine questa decadenza non venga pronunciata".

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