Bisticci "Social": Tra Briatore e Cavalli non mettere il Renzi

di Michele Tedesco
La crisi partorisce continue restrizioni, che esitano anche nel ridimensionamento in negativo (purtroppo) dell’ insulto. Che 140 caratteri siano più che sufficienti al lancio di un’ invettiva “a parole centallinate”, lo testimoniano le ultime tendenze in quanto a bisticci tra le celebrities di tutto il mondo. Il campo di battaglia prediletto è sempre più spesso Twitter. Ultimi, solo in ordine cronologico e non per inequiparabile nequizia, lo stilista Roberto Cavalli e l’ imprenditore Flavio Briatore. Al centro del ring, seppur involontariamente, Matteo Renzi. A far scoccare la scintilla della contesa, un’ intervista rilasciata da Cavalli (che a suo tempo vestì per le nozze con lo stesso Briatore, Elisabetta Gregoraci) a Beatrice Borromeo su “Il fatto quotidiano” a proposito del “Rottamatore” fiorentino. «Quando Renzi andò da Briatore gli mandai un sms. Ero meravigliato. Perché frequentare chi ha avuto guai con la Finanza? Io non sopporto chi scherza con le tasse. Quando vedo le Ferrari parcheggiate in giro mando le targhe ai finanzieri. E se fossi al governo, obbligherei i ricchi a versare metà dei loro grandi patrimoni. Per questo, all'inizio, le mosse di Matteo mi sembravano strane. Poi ho capito: va a mangiare con Briatore, o ad Arcore da Berlusconi, per imparare il linguaggio del nemico». L’ex team manager della Renault F1 non ha perso tempo per lanciare la sua risposta assai piccata, proprio sul celebre social network: «Ci sono gli #sfigatidelsabatosera, e gli sfigati di ogni giorno. @Roberto_Cavalli è uno sfigato, geloso, rancoroso e rifatto male» e concludere con l’ affondo: «@matteorenzi @Roberto_Cavalli il botulino ti ha cotto il cervello...». “Divide et impera”, recitava una celebre locuzione latina. Per adesso, Renzi riesce a pieno nell’ intento di dividere anche chi con la politica ha poco a che fare.

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