LECCE - Il vicepresidente della Commissione Servizi Sociali del Comune di Lecce, Oronzo Tramacere, interviene in seguito alle dichiarazioni rilasciate dalla presidente del Centro Antiracket Salento, Maria Antonietta Gualtieri.
“Ci siamo soltanto limitati a chiedere il resoconto dell’attività svolta dal Centro Antiracket Salento. Una richiesta del tutto legittima visto che l’Associazione in questione opera all’interno di uno degli immobili di proprietà dell’Amministrazione Comunale. Nessuno dei componenti della Commissione Servizi Sociali ha avanzato richieste al fine di conoscere l’identità di coloro i quali si sono rivolti allo sportello per effettuare una denuncia o chiedere semplicemente informazioni, come peraltro si evince dal verbale della Commissione del 16 settembre. D’altronde, non siamo mica degli sprovveduti: conosciamo bene le leggi e i regolamenti.
Non c’è stato, dunque, alcun tentativo di destabilizzare o sminuire l’immagine e l’operato del Centro , ma solo la necessità di essere edotti sull’attività che lo stesso svolge.
Quanto alle accuse lanciate dalla presidente del Centro Antiracket Salento, Maria Antonietta Gualtieri ai commercialisti, ritenuti indebitamente i veri “artefici del fallimento delle aziende”, mi limito a sottolineare che con ogni probabilità la stessa non aveva e non ha i titoli né le competenze professionali per esprimere questo tipo di valutazioni lesive di un’intera categoria professionale che tanto si spende per assicurare il benessere aziendale fornendo utili consigli e suggerimenti agli imprenditori, ai commercianti e agli artigiani”.
“Ci siamo soltanto limitati a chiedere il resoconto dell’attività svolta dal Centro Antiracket Salento. Una richiesta del tutto legittima visto che l’Associazione in questione opera all’interno di uno degli immobili di proprietà dell’Amministrazione Comunale. Nessuno dei componenti della Commissione Servizi Sociali ha avanzato richieste al fine di conoscere l’identità di coloro i quali si sono rivolti allo sportello per effettuare una denuncia o chiedere semplicemente informazioni, come peraltro si evince dal verbale della Commissione del 16 settembre. D’altronde, non siamo mica degli sprovveduti: conosciamo bene le leggi e i regolamenti.
Non c’è stato, dunque, alcun tentativo di destabilizzare o sminuire l’immagine e l’operato del Centro , ma solo la necessità di essere edotti sull’attività che lo stesso svolge.
Quanto alle accuse lanciate dalla presidente del Centro Antiracket Salento, Maria Antonietta Gualtieri ai commercialisti, ritenuti indebitamente i veri “artefici del fallimento delle aziende”, mi limito a sottolineare che con ogni probabilità la stessa non aveva e non ha i titoli né le competenze professionali per esprimere questo tipo di valutazioni lesive di un’intera categoria professionale che tanto si spende per assicurare il benessere aziendale fornendo utili consigli e suggerimenti agli imprenditori, ai commercianti e agli artigiani”.
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