Chiusura Tribunale Barletta, “prima sconfitta politica per Cascella”

BARLETTA - “La chiusura della sede distaccata del Tribunale a Barletta rappresenta la prima sconfitta politica di Cascella”. La riflessione giunge dal consigliere regionale del Pdl Giovanni Alfarano.
“A poco più di cento giorni di mandato Cascella, oltre alle difficoltà politico-amministrative, affiorano giorno dopo giorno le menzogne raccontate dal centro-sinistra in campagna elettorale a conferma di quanto da noi denunciato.
Ci avevano raccontato del romano Cascella quale salvatore della patria, grande amico di politici nazionali ed internazionali e che alzando il telefono sarebbe stato in grado di smuovere mari e monti.

Lo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta, in occasione della presentazione della candidatura dell’ex portavoce del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ci aveva parlato di una grande opportunità per Barletta perché con Pasquale Cascella si sarebbe eletto sindaco della città un personaggio riconosciuto a livello nazionale.
Purtroppo, non è stato così: dobbiamo ricrederci! Sì perché se Pasquale Cascella avesse avuto la suddetta rilevanza nazionale, gli uffici del Tribunale a Barletta forse non avrebbero chiuso. Evidentemente, città vicine come Andria e Molfetta, i cui tribunali sono rimasti aperti con la formula della proroga, detengono un peso politico maggiore rispetto al sopravvalutato Cascella, il quale, ricordiamo, si è ridotto a scrivere una lettera aperta al ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, solo in data primo Agosto.

Politicamente parlando va detto e rimarcato che non è certo con una lettera che si sarebbe potuto risolvere il problema ma Cascella ha voluto farlo per salvarsi la faccia, per non essere tacciato in futuro di non aver fatto nulla per salvare il Tribunale della sua nuova città.

Stesso discorso vale per la lettera di invito di sospensione dei traslochi fatta al Presidente del Tribunale di Trani al fine di una migliore catalogazione dei fascicoli custoditi all'interno della sede di Tribunale. Perché non ha emesso un ordinanza sindacale di divieto di sgombero degli uffici? Caro sindaco – conclude Alfarano - quanto accaduto evidenzia che quanto da lei raccontato in campagna elettorale non era vero! Non è con la venuta del Sen. Grasso o dell’on. Mauro che si risolvono i problemi della città. Che fine hanno fatto tutti i suoi amici accorsi a Barletta nel periodo elettorale per sostenerla? Letta, Renzi, Epifani, Vendola, Violante, Finocchiaro, Veltroni, Speranza, Boccia si ricordino delle favole che sono venuti a raccontarci”.

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