ROMA - Nuova tegola in arrivo per la Costa Crociere. Dalla contaminazione delle acque interne al relitto,alla rottura di scogli di gran pregio per l'ecosistema marino, il danno ambientale stimato -ad oggi- a causa del naufragio della Costa Concordia è di quasi 12 mln di euro.
Una valutazione di risarcimento fatta dall'Ispra e che fa parte di un fascicolo per disastro ambientale sul tavolo della Procura della repubblica di Grosseto che il 17 luglio scorso ha ammesso il ministero dell'Ambiente come parte civile.
DOPO RADDRIZZAMENTO C'E' 'WINTERIZZAZIONE' - Terminata quindi con successo la fase più spettacolare, quella del raddrizzamento (parbuckling), c'è ancora tanto da fare per la messa in sicurezza della Concordia.
A ricordarlo il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, spiegando che la nave "deve ora essere in gergo tecnico 'winterizzata', cioè messa nelle condizioni di poter affrontare in sicurezza l'autunno e l'inverno con il nuovo assetto. Saranno montati dei tiranti per bloccarla e fatte altre opere di stabilizzazione".
Poi sarà il turno del rigalleggiamento.
Una valutazione di risarcimento fatta dall'Ispra e che fa parte di un fascicolo per disastro ambientale sul tavolo della Procura della repubblica di Grosseto che il 17 luglio scorso ha ammesso il ministero dell'Ambiente come parte civile.
DOPO RADDRIZZAMENTO C'E' 'WINTERIZZAZIONE' - Terminata quindi con successo la fase più spettacolare, quella del raddrizzamento (parbuckling), c'è ancora tanto da fare per la messa in sicurezza della Concordia.
A ricordarlo il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, spiegando che la nave "deve ora essere in gergo tecnico 'winterizzata', cioè messa nelle condizioni di poter affrontare in sicurezza l'autunno e l'inverno con il nuovo assetto. Saranno montati dei tiranti per bloccarla e fatte altre opere di stabilizzazione".
Poi sarà il turno del rigalleggiamento.