(GUARDA DIRETTA STREAMING) (PHOTO GALLERY) (TIME-LAPSE) - "La strada non è ancora terminata,mancano due fasi importanti:la collocazione dei cassoni ed il rigalleggiamento che non saranno passeggiate".
Lo ha ricordato il capo della Protezione civile, Gabrielli, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi,sull'operazione raddrizzamento della Concordia. Al Giglio sono intanto arrivati i parenti dei 2 dispersi,Maria Grazia Tricarichi e Russel Rebello. Ma per iniziare le ricerche servono almeno 48 ore. Il premier Letta: nostro dovere recuperare quei corpi.
LETTA, ECCO COSA ITALIA E' IN GRADO DI FARE - "Abbiamo dimostrato a tutto il mondo cosa è in grado di fare la tecnologia italiana. E' un momento di grande orgoglio italiano".
Lo ha detto il premier Enrico Letta nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Con l'operazione Concordia "abbiamo voltato pagina nell'immagine pubblica del nostro Paese che, in occasione nell'incidente della nave, è stata di fuga dalla responsabilità e che è passata, ahinoi, nel resto del mondo. Invece, oggi, grazie a tutti voi, abbiamo voltato pagina".
+ Suonano sirene Giglio in saluto nave
+ Il lato 'oscuro' della nave
+ Naufrago, addio a mare dopo Concordia
+ In Calabria tante piccole Concordia
+ Fiancata nave deformata
+ Vendola, operazione straordinaria
"Siamo qui per sacramentare la conclusione di questa fase dell'operazione Concordia, siamo molto soddisfatti perché le sfide si sono realizzate con precisione e correttezza". Lo ha detto il responsabile della Protezione civile Franco Gabrielli aprendo la conferenza stampa di questa mattina all'Isola del Giglio.
"Grazie ai gigliesi con cui abbiamo condiviso sofferenze e paure", ha aggiunto Gabrielli nel corso della conferenza stampa all'Isola del Giglio per la fine della prima fase del recupero della Concordia.
"La loro presenza - ha aggiunto Gabrielli - non é mai stata una presenza ostile ma sempre di affetto e sostegno per il raggiungimento di un obiettivo che questo territorio voleva al di sopra di tutto".
Gabrielli ha effettuato un sopralluogo nei pressi del relitto della Costa Concordia per verificare da vicino le condizioni della parte riemersa della nave. Conclusa la rotazione, l'obiettivo dei tecnici è ora quello di mettere in sicurezza il relitto e stabilizzarlo, per poter così procedere alla ricerca dei corpi delle due vittime che ancora mancano all'appello. Operazioni, queste ultime, che non inizieranno prima di un paio di giorni.
"FIANCATA CON MOLTI DANNI, MA NON INSORMONTABILI" - ''La fiancata della Concordia emersa ha molti danni ma non è una situazione insormontabile''. L'ha detto il responsabile del progetto per la Costa, Franco Porcellacchia prima di unirsi ai festeggiamenti, a base di birra in un bar a Giglio Porto, con Nick Sloane e alcuni tecnici della Titan-Micoperi che hanno lavorato alla rotazione del relitto. ''Sono andato a vederla con la barca ma non mi sembra sia in condizioni critiche'', ha spiegato Porcellacchia aggiungendo che ''il lato dritto e' molto danneggiato però sono due zone dove il danno e' molto ben avviato e non ci sono spaccature enormi, non c'è penetrazione di roccia come temevamo. Nei giorni prossimi ci guarderemo con attenzione. Ma non mi sembra niente di insormontabile''.
Dopo la rotazione riuscita della Concordia, il suo galleggiamento fuori dal porto dell'isola del Giglio nella primavera del 2014 è un traguardo ragionevole. Parola del responsabile del progetto per la Costa, Porcellacchia. ''Credo sarà possibile - ha detto rispondendo alla domanda dei giornalisti - e' difficile fare una previsione precisa ma credo sia ragionevole. Nella tarda primavera-inizio estate credo ci siano tutti gli elementi per pensare di portarla via''. E ha aggiunto: ''Vedremo come la nave si é assestata sulle piattaforme, ci sembra che la rotazione sia avvenuta nel modo corretto'', concludendo che sul prossimo step (l'allontanamento) ''ci metteremo al lavoro subito''.
RIALLINEAMENTO ALLE 4.00 - La Costa Concordia, intorno alle 4.00 del mattino, è tornata di nuovo in asse. Le operazioni di rotazione della nave sono completate: lo ha detto il capo della Protezione civile Franco Gabrielli in conferenza stampa.
"Penso che meglio di cosi' non potesse andare". Lo ha detto il responsabile del progetto per la Costa, Franco Porcellacchia.
"Oggi abbiamo messo un punto decisivo per l'allontanamento della nave" dall'isola del Giglio. Lo ha detto il capo della protezione civile Franco Gabrielli, annunciando che "l'operazione di parbuckling della Concordia si è conclusa".
E' iniziata con applausi e abbracci fra il capo della Protezione civile Franco Gabrielli e i responsabili delle operazioni per Costa, Franco Porcellacchia, e Micoperi, Sergio Girorro, la conferenza stampa in cui e' stata comunicata la fine della rotazione del relitto. Intanto, nel porto e a largo, suonavano le sirene delle navi.
Sul lato della Concordia che era sommerso ci sono delle enormi deformazioni, con ogni probabilita' dovute - spiegano alcuni addetti ai lavori - all'impronta degli scogli. Intanto, e' stato spiegato in conferenza stampa, il relitto della nave ormai poggia sulla piattaforma creata ad hoc per l'operazione.
LE OPERAZIONI - Un'ora per andare a fondo dopo l'inchino maledetto davanti a Le Scole, condannata a morte dalla manovra sciagurata di un solo uomo; 24 ore, se va bene, per rialzarsi, grazie all'ingegno di un team di 500 persone arrivate da tutto il mondo per realizzare qualcosa di mai tentato prima: la Concordia riemerge dalle acque del Giglio, 610 giorni dopo il naufragio. Ma la sua è una lenta risalita, assai più lenta di quanto previsto. E più che un ritorno alla vita, sembra un lungo e malinconico funerale in memoria delle 32 vittime, due delle quali sono ancora laggiù, nei meandri della nave. E, anche, un monito per tutti: affinché certi comportamenti siano banditi per sempre.
"C'e' stata una prima fase - ha detto l'ingegner Sergio Girotto - dove lo scafo si e' ripreso la sua forma iniziale, poi ha cominciato ad abbandonare il fondale dove e' rimasto adagiato tutto questo tempo".
36 CAVI DI ACCIAIO - I 36 cavi di acciaio che imbragano lo scafo e predisposti per il tiraggio, hanno infatti lentamente iniziato le operazioni di rotazione, in attesa di 'girarla' di 65 gradi, riportando lo scafo: 290,2 metri di lunghezza per 35,5 metri di larghezza, grande quasi come 100 aerei boeing, in 'navigazione'.
Nel naufragio di questo 'gigante' del mare, dal peso di oltre 114mila tonnellate rimasto piegato su un fianco a punta Gabbianara per 20 mesi hanno perso la vita 32 persone. Due devono ancora essere ritrovate.
Oggi, poco dopo il raddrizzamento della Concordia, riprenderanno anche le ricerche dei corpi di cui non si e' avuta piu' traccia dalle 21,42 di quel tragico venerdi', quando la nave da crociera sperono' gli scogli delle Scole, passando a circa 518 metri dalla costa e riportando l'apertura di una falla di circa 70 metri sul lato sinistro dello scafo.
Sotto il profilo ambientale il capo del Dipartimento della Protezione Civile rassicura: "Al momento non e' finito in mare nulla di inquinante e di impattante". Oltre 350 i giornalisti accreditati, molti arrivano da ogni parte del mondo.
La rotazione della Costa Concordia è partita regolarmente stamani e lo scafo sta iniziando ad emergere. Lo ha reso noto la Protezione Civile, anche in base alle previsioni meteo.
"Non ci aspettiamo particolari problemi se ci sarà un peggioramento del meteo, che non influisce così tanto". Lo ha detto il responsabile del progetto di rimozione della Concordia per la Micoperi, Sergio Girotto: "Le condizioni meteo e il buio non ci preoccupano".
Lo ha ricordato il capo della Protezione civile, Gabrielli, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi,sull'operazione raddrizzamento della Concordia. Al Giglio sono intanto arrivati i parenti dei 2 dispersi,Maria Grazia Tricarichi e Russel Rebello. Ma per iniziare le ricerche servono almeno 48 ore. Il premier Letta: nostro dovere recuperare quei corpi.
LETTA, ECCO COSA ITALIA E' IN GRADO DI FARE - "Abbiamo dimostrato a tutto il mondo cosa è in grado di fare la tecnologia italiana. E' un momento di grande orgoglio italiano".
Lo ha detto il premier Enrico Letta nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Con l'operazione Concordia "abbiamo voltato pagina nell'immagine pubblica del nostro Paese che, in occasione nell'incidente della nave, è stata di fuga dalla responsabilità e che è passata, ahinoi, nel resto del mondo. Invece, oggi, grazie a tutti voi, abbiamo voltato pagina".
+ Suonano sirene Giglio in saluto nave
+ Il lato 'oscuro' della nave
+ Naufrago, addio a mare dopo Concordia
+ In Calabria tante piccole Concordia
+ Fiancata nave deformata
+ Vendola, operazione straordinaria
"Siamo qui per sacramentare la conclusione di questa fase dell'operazione Concordia, siamo molto soddisfatti perché le sfide si sono realizzate con precisione e correttezza". Lo ha detto il responsabile della Protezione civile Franco Gabrielli aprendo la conferenza stampa di questa mattina all'Isola del Giglio.
"Grazie ai gigliesi con cui abbiamo condiviso sofferenze e paure", ha aggiunto Gabrielli nel corso della conferenza stampa all'Isola del Giglio per la fine della prima fase del recupero della Concordia.
"La loro presenza - ha aggiunto Gabrielli - non é mai stata una presenza ostile ma sempre di affetto e sostegno per il raggiungimento di un obiettivo che questo territorio voleva al di sopra di tutto".
Gabrielli ha effettuato un sopralluogo nei pressi del relitto della Costa Concordia per verificare da vicino le condizioni della parte riemersa della nave. Conclusa la rotazione, l'obiettivo dei tecnici è ora quello di mettere in sicurezza il relitto e stabilizzarlo, per poter così procedere alla ricerca dei corpi delle due vittime che ancora mancano all'appello. Operazioni, queste ultime, che non inizieranno prima di un paio di giorni.
"FIANCATA CON MOLTI DANNI, MA NON INSORMONTABILI" - ''La fiancata della Concordia emersa ha molti danni ma non è una situazione insormontabile''. L'ha detto il responsabile del progetto per la Costa, Franco Porcellacchia prima di unirsi ai festeggiamenti, a base di birra in un bar a Giglio Porto, con Nick Sloane e alcuni tecnici della Titan-Micoperi che hanno lavorato alla rotazione del relitto. ''Sono andato a vederla con la barca ma non mi sembra sia in condizioni critiche'', ha spiegato Porcellacchia aggiungendo che ''il lato dritto e' molto danneggiato però sono due zone dove il danno e' molto ben avviato e non ci sono spaccature enormi, non c'è penetrazione di roccia come temevamo. Nei giorni prossimi ci guarderemo con attenzione. Ma non mi sembra niente di insormontabile''.
Dopo la rotazione riuscita della Concordia, il suo galleggiamento fuori dal porto dell'isola del Giglio nella primavera del 2014 è un traguardo ragionevole. Parola del responsabile del progetto per la Costa, Porcellacchia. ''Credo sarà possibile - ha detto rispondendo alla domanda dei giornalisti - e' difficile fare una previsione precisa ma credo sia ragionevole. Nella tarda primavera-inizio estate credo ci siano tutti gli elementi per pensare di portarla via''. E ha aggiunto: ''Vedremo come la nave si é assestata sulle piattaforme, ci sembra che la rotazione sia avvenuta nel modo corretto'', concludendo che sul prossimo step (l'allontanamento) ''ci metteremo al lavoro subito''.
RIALLINEAMENTO ALLE 4.00 - La Costa Concordia, intorno alle 4.00 del mattino, è tornata di nuovo in asse. Le operazioni di rotazione della nave sono completate: lo ha detto il capo della Protezione civile Franco Gabrielli in conferenza stampa.
"Penso che meglio di cosi' non potesse andare". Lo ha detto il responsabile del progetto per la Costa, Franco Porcellacchia.
"Oggi abbiamo messo un punto decisivo per l'allontanamento della nave" dall'isola del Giglio. Lo ha detto il capo della protezione civile Franco Gabrielli, annunciando che "l'operazione di parbuckling della Concordia si è conclusa".
E' iniziata con applausi e abbracci fra il capo della Protezione civile Franco Gabrielli e i responsabili delle operazioni per Costa, Franco Porcellacchia, e Micoperi, Sergio Girorro, la conferenza stampa in cui e' stata comunicata la fine della rotazione del relitto. Intanto, nel porto e a largo, suonavano le sirene delle navi.
Sul lato della Concordia che era sommerso ci sono delle enormi deformazioni, con ogni probabilita' dovute - spiegano alcuni addetti ai lavori - all'impronta degli scogli. Intanto, e' stato spiegato in conferenza stampa, il relitto della nave ormai poggia sulla piattaforma creata ad hoc per l'operazione.
LE OPERAZIONI - Un'ora per andare a fondo dopo l'inchino maledetto davanti a Le Scole, condannata a morte dalla manovra sciagurata di un solo uomo; 24 ore, se va bene, per rialzarsi, grazie all'ingegno di un team di 500 persone arrivate da tutto il mondo per realizzare qualcosa di mai tentato prima: la Concordia riemerge dalle acque del Giglio, 610 giorni dopo il naufragio. Ma la sua è una lenta risalita, assai più lenta di quanto previsto. E più che un ritorno alla vita, sembra un lungo e malinconico funerale in memoria delle 32 vittime, due delle quali sono ancora laggiù, nei meandri della nave. E, anche, un monito per tutti: affinché certi comportamenti siano banditi per sempre.
"C'e' stata una prima fase - ha detto l'ingegner Sergio Girotto - dove lo scafo si e' ripreso la sua forma iniziale, poi ha cominciato ad abbandonare il fondale dove e' rimasto adagiato tutto questo tempo".
36 CAVI DI ACCIAIO - I 36 cavi di acciaio che imbragano lo scafo e predisposti per il tiraggio, hanno infatti lentamente iniziato le operazioni di rotazione, in attesa di 'girarla' di 65 gradi, riportando lo scafo: 290,2 metri di lunghezza per 35,5 metri di larghezza, grande quasi come 100 aerei boeing, in 'navigazione'.
Nel naufragio di questo 'gigante' del mare, dal peso di oltre 114mila tonnellate rimasto piegato su un fianco a punta Gabbianara per 20 mesi hanno perso la vita 32 persone. Due devono ancora essere ritrovate.
Oggi, poco dopo il raddrizzamento della Concordia, riprenderanno anche le ricerche dei corpi di cui non si e' avuta piu' traccia dalle 21,42 di quel tragico venerdi', quando la nave da crociera sperono' gli scogli delle Scole, passando a circa 518 metri dalla costa e riportando l'apertura di una falla di circa 70 metri sul lato sinistro dello scafo.
Sotto il profilo ambientale il capo del Dipartimento della Protezione Civile rassicura: "Al momento non e' finito in mare nulla di inquinante e di impattante". Oltre 350 i giornalisti accreditati, molti arrivano da ogni parte del mondo.
La rotazione della Costa Concordia è partita regolarmente stamani e lo scafo sta iniziando ad emergere. Lo ha reso noto la Protezione Civile, anche in base alle previsioni meteo.
"Non ci aspettiamo particolari problemi se ci sarà un peggioramento del meteo, che non influisce così tanto". Lo ha detto il responsabile del progetto di rimozione della Concordia per la Micoperi, Sergio Girotto: "Le condizioni meteo e il buio non ci preoccupano".
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