ISOLA DEL GIGLIO - "C'e' stata una prima fase - ha detto l'ingegner Sergio Girotto - dove lo scafo si e' ripreso la sua forma iniziale, poi ha cominciato ad abbandonare il fondale dove e' rimasto adagiato tutto questo tempo". I 36 cavi di acciaio che imbragano lo scafo e predisposti per il tiraggio, hanno infatti lentamente iniziato le operazioni di rotazione, in attesa di 'girarla' di 65 gradi, riportando lo scafo: 290,2 metri di lunghezza per 35,5 metri di larghezza, grande quasi come 100 aerei boeing, in 'navigazione'. Nel naufragio di questo 'gigante' del mare, dal peso di oltre 114mila tonnellate rimasto piegato su un fianco a punta Gabbianara per 20 mesi hanno perso la vita 32 persone. Due devono ancora essere ritrovate.
Oggi, poco dopo il raddrizzamento della Concordia, riprenderanno anche le ricerche dei corpi di cui non si e' avuta piu' traccia dalle 21,42 di quel tragico venerdi', quando la nave da crociera sperono' gli scogli delle Scole, passando a circa 518 metri dalla costa e riportando l'apertura di una falla di circa 70 metri sul lato sinistro dello scafo.
Sotto il profilo ambientale il capo del Dipartimento della Protezione Civile rassicura: "Al momento non e' finito in mare nulla di inquinante e di impattante". Oltre 350 i giornalisti accreditati, molti arrivano da ogni parte del mondo.
Oggi, poco dopo il raddrizzamento della Concordia, riprenderanno anche le ricerche dei corpi di cui non si e' avuta piu' traccia dalle 21,42 di quel tragico venerdi', quando la nave da crociera sperono' gli scogli delle Scole, passando a circa 518 metri dalla costa e riportando l'apertura di una falla di circa 70 metri sul lato sinistro dello scafo.
Sotto il profilo ambientale il capo del Dipartimento della Protezione Civile rassicura: "Al momento non e' finito in mare nulla di inquinante e di impattante". Oltre 350 i giornalisti accreditati, molti arrivano da ogni parte del mondo.
Tags
Attualità