Costa Concordia: c'è anche l'Ocean Lab di Lecce

LECCE - Il supporto fornito alla Guardia Costiera dall'Ocean Lab di Lecce, dove i ricercatori forniscono simulazioni di possibili scenari di dispersione in mare di sostanze inquinanti: nel caso ci fossero dispersioni di macchie oleose o inquinanti dalla nave, i ricercatori del CMCC producono previsioni sulle possibili traiettorie in base alle condizioni meteo e del mare.

   Il CMCC, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e l’Università di Bologna, ha fornito supporto al Comando Generale delle Capitanerie di Porto nell'ambito delle operazioni di riposizionamento in verticale (parbuckling) della nave Costa Concordia all'Isola del Giglio.

   Dalla sala operativa dell’Ocean Lab di lecce, il CMCC ha in particolare collaborato alla diffusione in tempo reale di bollettini di previsione di “oil spill drifting”, che simulano la dispersione di possibili macchie oleose provenienti dalla nave.

   Per far ciò, il CMCC ha utilizzato il sistema di previsione degli idrocarburi in mare (MEDSLIK – II) per simulare possibili scenari di dispersione di inquinanti. MEDSLIK-II ha utilizzato come input i dati sulle correnti del sistema europeo di previsioni MyOcean, sviluppato e reso operativo dall’INGV, e il modello rilocabile ad alta risoluzione dell’Università di Bologna.