BARI - “Un elenco sconcertante, che non scandalizza nessuno e che penalizza fior di professionisti ignorati da un regolamento evidentemente da cambiare, data la situazione che ha prodotto. E’ incredibile, infatti, che i nomi che compaiono ovunque, da Bari a Foggia, da Brindisi a Lecce, a Taranto, siano sempre e solo gli stessi, una ristrettissima élite blindata e inaccessibile”.
Il regolamento cui fa riferimento Giannicola De Leonardis, presidente della settima Commissione Affari Istituzionali della Regione Puglia, è quello adottato dalla Giunta Regionale – con provvedimento n.1692 del 7 agosto 2012 – per la nomina del Collegio dei sindaci degli Istituti Autonomi Case Popolari, pubblicato sul B.U.R.P. n. 18 del successivo 20 agosto.
“Tra i tanti aspetti discutibili, il modello di domanda da presentare prevede espressamente per i richiedenti la possibilità di indicare uno o più ambiti territoriali provinciali per ricoprire l’incarico: e così sono stati esclusi a Bari dieci revisori per l’accertata insussistenza dei requisiti previsti dal bando, nove a Lecce, nove a Brindisi, nove a Taranto, otto a Foggia, a favore dei ‘soliti’, i soli in grado di soddisfare i criteri fissati. Tre professionisti hanno ottenuto quattro incarichi a testa, infatti;un loro collega tre, senza considerare le supplenze che incrementano questa incredibile statistica” sottolinea. “Era questo l’obiettivo che intendevano perseguire l’Assessorato alla Qualità del Territorio e la giunta regionale?” si chiede e chiede De Leonardis. Il quale auspica “piena e assoluta trasparenza su una vicenda tutta da chiarire e un cambio immediato del regolamento, introducendo un tetto massimo per gli incarichi e allentando criteri fin troppo rigidi, che non hanno retto all’impatto con la realtà. In tempi di caccia alla casta politica, non abbiamo certo bisogno di crearne di nuove” la sua conclusione.
Il regolamento cui fa riferimento Giannicola De Leonardis, presidente della settima Commissione Affari Istituzionali della Regione Puglia, è quello adottato dalla Giunta Regionale – con provvedimento n.1692 del 7 agosto 2012 – per la nomina del Collegio dei sindaci degli Istituti Autonomi Case Popolari, pubblicato sul B.U.R.P. n. 18 del successivo 20 agosto.
“Tra i tanti aspetti discutibili, il modello di domanda da presentare prevede espressamente per i richiedenti la possibilità di indicare uno o più ambiti territoriali provinciali per ricoprire l’incarico: e così sono stati esclusi a Bari dieci revisori per l’accertata insussistenza dei requisiti previsti dal bando, nove a Lecce, nove a Brindisi, nove a Taranto, otto a Foggia, a favore dei ‘soliti’, i soli in grado di soddisfare i criteri fissati. Tre professionisti hanno ottenuto quattro incarichi a testa, infatti;un loro collega tre, senza considerare le supplenze che incrementano questa incredibile statistica” sottolinea. “Era questo l’obiettivo che intendevano perseguire l’Assessorato alla Qualità del Territorio e la giunta regionale?” si chiede e chiede De Leonardis. Il quale auspica “piena e assoluta trasparenza su una vicenda tutta da chiarire e un cambio immediato del regolamento, introducendo un tetto massimo per gli incarichi e allentando criteri fin troppo rigidi, che non hanno retto all’impatto con la realtà. In tempi di caccia alla casta politica, non abbiamo certo bisogno di crearne di nuove” la sua conclusione.