Da giovedì 12 a domenica 15 settembre il Talos festival a Ruvo di Puglia diventa inernazionale

BARI - Dopo l'anterpima dedicata alle bande che si sono formate all’interno di istituzioni culturali (che ha preso il via il 5 settembre) da giovedì 12 a venerdì 15 settembre il Talos Festival di Ruvo di Puglia, in provincia di Bari, diretto dal trombettista Pino Minafra entra nel vivo della sua sezione internazionale con tre concerti al giorno (gratuiti quelli pomeridiani al Chiostro del Convento dei Domenicani; con un ingresso simbolico di 6 euro quelli serali in Piazzetta Le Monache e un abbonamento alle quattro serate di soli 20 euro). Anche questa seconda sezione del festival sarà caratterizzata da inedite produzioni originali Talos che dimostrano il ruolo di ecletticità, poliedricità e innovazione che la banda può svolgere nel panorama internazionale. I protagonisti saranno Gianni Coscia & Gianluigi Trovesi, Moni Ovadia, Giancarlo Schiaffini & Sebi Tramontana; Javier Girotto & Luciano Biondini, MinAfric Orchestra con Pino e Livio Minafra e il Quartetto vocale Faraualla; Vincenzo Deluci con il Coro Novum Gaudium; Gabriele Mirabassi & Roberto Taufic, Vince Abbracciante, Enver Izmailov, Kocani Orkestar, Taraf De Haidouks.

Giovedì 12 settembre la sezione internazionale si apre all'ex Convento dei Domenicani (ore 18 - ingresso gratuito) con il concerto "Wind & Slap" (dal titolo dell'omonimo album pubblicato da Rudi Records) del duo Giancarlo Schiaffini & Sebi Tramontana. Il compositore, trombonista e tubista Schiaffini e il trombonista Tramontana sono due dei più affermati improvvisatori del nostro tempo. In questo progetto si incontreranno in un intenso dialogo, sincero e aperto, fatto di linee sinuose complementari in cui la musica scorre come un affascinante racconto privato: una serie di quadri successivi che si fanno ascoltare in sequenza come movimenti di un’unica suite. Nel concerto, il dialogo, assume un carattere più serrato e la musica si tinge di toni bluesy. A seguire il giornalista Ugo Sbisà presenterà il libro di Giancarlo Schiaffini "E non chiamatelo jazz" (Auditorium Edizioni).

Sebi Tramontana sarà protagonista al Talos Festival anche con "Unfolding Story #6", una mostra (sempre all'ex Convento dei Domenicani) che può essere definita come un'opera doppia. Doppio è il tratto, che va dal segno espressionista, marcato, forte, deciso, sino ad arrivare al lirismo del tratto più esile, leggero, quasi evanescente. Come una partitura musicale, con note gravi sul registro del basso che, come un lampo improvviso, salgono ad acuti inimmaginabili. Doppia è anche l'emozione: spiazzamento e svelamento. Se a prima vista ci si immedesima subito in quel tratto familiare nel senso di arcaico, conosciuto, sarà poi una macchia di colore, un particolare all'interno del foglio a spiazzarci, a completare quell'iniziale ricordo ancestrale e definirlo nei particolari. Attraverso i suoi disegni Tramontana parla della vita, non del semplice gesto quotidiano, ma dell'energia vitale, della forza che la vita ha in sé.

Dalle 20.00 (ingresso 6 euro) doppio concerto in Piazzetta Le Monache (in caso di pioggia al PalaColombo di Viale Cristoforo Colombo): ad aprire sarà il duo formato Gianluigi Trovesi & Gianni Coscia. Amici da lungo tempo - l'uno nativo di Nembro, piccolo paese del bergamasco, e l'altro di Alessandria - il clarinettista Trovesi e il fisarmonicista Coscia suonano una musica che riprende in esame i suoni che erano nell’aria all’epoca della loro giovinezza. Una musica filtrata dalla nostalgia e dalla memoria così come dalla saggia esperienza del mondo acquisita lungo il cammino. A volte profondamente sentimentale, a volte gioiosamente ironica. Come ha ben espresso il trombettista Paolo Fresu: «Il duo Trovesi-Coscia è un'Orchestra Sinfonica con tutti i colori della musica. Orchestra che naviga nei mari del mondo sui battelli dei primi del Novecento e che raccoglie, nel suo migrare, i profumi e gli umori del mondo. È musica intelligente e curiosa. Colta e popolare». Al Talos di Ruvo di Puglia, questi due eccellenti musicisti, che hanno attraversato insieme le opere di Fiorenzo Carpi, Kurt Weil, Jacques Offenbach, porteranno l'equilibrio perfetto, l'ironia, la bellezza della loro musica.

A seguire, il palco sarà occupato dallo spettacolo Senza confini - Ebrei e zingari, scritto e interpretato da Moni Ovadia e dalla Moni Ovadia Stage Orchestra. Costruito su storielle e barzellette ebraiche, supportate dai ritmi incalzanti delle sonorità e delle melodie zingare e klezmer, questo concerto-spettacolo è un’opera teatrale originale e senza confini fatta di memorie e di grandi emozioni. È un recital di canti, musiche, storie rom, sinti ed ebraiche che mettono in risonanza la comune vocazione delle genti in esilio, una vocazione che proviene da tempi remoti e che in tempi più vicini si carica di responsabilità urgenti, improcrastinabili. Per Moni Ovadia è «un piccolo ma appassionato contributo alla battaglia contro ogni razzismo». Senza confini è un'assunzione di responsabilità, la sua forma si iscrive nella musica e nel teatro civile, arti rappresentative che possono e devono scardinare conformismi per proclamare la non negoziabilità della libertà e della dignità di ogni singolo essere umano e di ogni gente.

Venerdì 13 (ore 18 - ingresso gratuito) nel Chiostro dell'ex Convento dei Domenicani sarà presentato il documentario edito da Feltrinelli “La Voce Stratos”, alla presenza degli autori Monica Affatato e  Luciano D’Onofrio e del giornalista Fabrizio Versienti. Dalle 20 (ingresso 6 euro) in Piazzetta Le Monache, aprirà la serata il duo sax-fisarmonica Javier Girotto & Luciano Biondini, e poi la MinAfric Orchestra eseguirà brani inediti di e con Pino e Livio Minafra e la partecipazione del Quartetto vocale Faraualla.

Sabato 14 (ore 18.00 - ingresso gratuito) presso la Chiesa di San Domenico, Vincenzo Deluci terrà un concerto con il Coro Novum Gaudium di Anna Caldaralo e Rosalia Schettini, nel corso del quale i brani originali gregoriani incontreranno il suono e la poetica del trombettista fasanese. Poiché il Talos è da una parte un laboratorio sulle bande ma è anche una finestra sulle nuove tendenze musicali, il primo concerto della serata (ore 20.00 in Piazzetta Le Monache) ospiterà il duo composto dal clarinettista Gabriele Mirabassi e dal chitarrista Roberto Taufic. A seguire la girandola di timbri, ritmi e melodie meticcie nate dalla combinazione di Oriente e Occidente della banda macedone Kocani Orkestar.

Domenica 15 l'ultima giornata parte alle 10.00 presso il Chiostro dell'ex Convento dei Domenicani con il secondo convegno sul tema “La Banda, un patrimonio da salvare”; alle 17, presso la Cantina Crifo, “In vino musicas”, concerto in solo del fisarmonicista Vince Abbracciante. Alle 18 si torna ai Domenicani con il saggio finale della “Talos Master Band” con Giancarlo Schiaffini e gli studenti della sua masterclass. Dalle 20.00 (ingresso 10 euro), Piazzetta Le Monache sarà invasa dai canti rom accompagnati da violini, cymbalon, contrabbasso e fisarmonica dei Taraf De Haidouks: una musica selvaggia e spontanea che rimanda agli antichi banditi della Romania feudale e al senso di libertà e giustizia sociale di un popolo di fronte alle ingenuità del signore. A seguire, dopo il concerto in solo del chitarrista uzbeco Enver Izmailov, il Taraf sarà raggiunto sul palco dalla Kocani Orkestar: una esclusiva "Band of Gypsies" balcanica allargata, in cui ai tredici musicisti e cantanti delTaraf si aggiungono i tredici membri della macedone Kocani Orkestar, una delle migliori bande di ottoni in circolazione.

Le sale dell'Ex Convento dei Domenicani ospiteranno inoltre la mostra fotografica “Note di Talos” di Maria Pansini, curatrice anche dell'altra mostra collettiva "Gente di Jazz", in cui verranno esposte le fotografie di Giovanni Albore, Andrea Boccalini, Gianni Cataldi, Enzo Paparella, Domenico Tattoli, Cosmo Laera. Da venerdì 13 a domenica 15 Giancarlo Schiaffini terrà una masterclass dal titolo "L'improvvisazione non s'improvvisa" per musicisti e uditori.

Realizzato dal Comune di Ruvo di Puglia con il sostegno di Regione Puglia, Provincia di Bari, Puglia Promozione, Pro Loco Ruvo di Puglia, Associazione Terra Gialla, GAL Murgia Più, Parco Nazionale dell'Alta Murgia, e il supporto di piccoli ma fondamentali sponsor privati, il Talos Festival si ripresenta nella sua antica veste di traino culturale del territorio, veicolo delle tradizioni musicali pugliesi su scala internazionale e motore di sperimentazione di nuovi linguaggi.

Il Festival offre anche quest'anno una efficace offerta integrata di servizi e opportunità per il pubblico, grazie al supporto di enti quali il Parco Nazionale dell'Alta Murgia, il GAL Murgia Più, l'agenzia regionale Puglia Promozione, l'ASCOM ConfCommercio di Ruvo di Puglia, l'Associazione Esercenti Associati per il Turismo (EAT Ruvo di Puglia), l'Associazione Turistica Pro Loco, il Gruppo speleologico ruvese e l'ASD Talos Bike, l'Associazione Italiana di Gastronomia Storica, l'Associazione CampeRuvo (info su www.talosfestival.it)

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