Eataly e le buone intenzioni fieristiche

di Nicola Zuccaro - La Fiera del Levante sinonimo di compatibilità istituzionale e di baresità. La conferma di quel che da qualche edizione a questa parte costituisce una specie di connubio giunge è pervenuta dagli altri interventi istituzionali in occasione della conferenza stampa di presentazione tenutasi nella mattinata dell'11 settembre.

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Altieri - In rappresentanza della Provincia di Bari, il Vice Presidente ha rimarcato la necessità di separare la Campionaria dalla Fiera e di dover fare squadra per rilancio di quest'ultima. Per Altieri bisogna però superare la narrazione epica della distruzione sedendosi dopo il 22 settembre intorno ad un tavolo per fare sistema, per fare squadra.

Pisicchio - Il secondo Vice della mattinata in rappresentanza del Sindaco Michele Emiliano ( assente per impegni istituzionali) ha dissentito dal concetto di "Anno Zero" enunciato da Patroni Griffi invitando gli attori istituzionali a visionare quanto è stato realizzato nel recente passato.

Ambrosi - Dal Presidente della Camera di Commercio di Bari è pervenuto l'avviso ai naviganti poichè la Caravella ( il simbolo della Fiera) ha smesso di navigare in acque agitate. Essa - ha proseguito Ambrosi - deve tornare a essere l'emblema economico della città coniugando la baresità
con la tradizione.

I tre interventi hanno trovato in Eataly il loro comune denominatore. E' emerso che dopo un mese e mezzo dal suo insediamento sul lato monumentale della Fiera il contenitore eno-gastronomico si è rivelato un attrattore. Non basta! Pur con l'assunzione di 160 persone non si può e non si deve vivere sia di rendita che di gloria perchè la Fiera del Levante è tutt'altra storia.

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