Eco-compatibile e ecosostenibile, sottoscritto il Pug di Bari

di Nicola Zuccaro - Garantire lo sviluppo della città privilegiando la revisione delle reti del trasporto e della mobilità nel rispetto di uno sviluppo sostenibile evitando sperequazioni sull'edificabilità. E' l'asse portante che racchiude il nuovo Pug (Piano urbanistico generale) presentato a Palazzo di Città nella mattinata di mercoledì 18 settembre.

Accompagnato dalla sottoscrizione di un documento che riporta, fra gli altri, la firma di Bruno Gabrielli - capogruppo dei progettisti e prof. emerito dell'Università di Genova - il Pug si presenta come uno strumento articolato già nella rispettiva bozza. Il primo passaggio sarà quello di consegnare entro 4 mesi e 20 giorni il Piano strutturale agli organi competenti.

Da questi ultimi come auspica Gabrielli si spera di ricevere risposte rapide in considerazione dei farraginosi passaggi burocratici. Dopo il Piano Fuskas relativo a Bari Centrale e allo sviluppo del Nodo Ferroviario del capoluogo ecco un'altro importante provvedimento che però dovrà tener conto della seguente variazione: nel dopoguerra erano 44mq/ab, oggi la superficie estensiva del suolo è di 172 mq/ab.

Un dato non solo statistico ma anche politico perchè dovrà dettare le scelte delle prossime amministrazioni comunali di Bari. A rilevarlo è Michele Emiliano. Soddisfatto per il risultato straordinario conseguito a 8 mesi dalla fine della sua seconda sindacatura, il primo cittadino preannuncia che dopo la fine del suo mandato sorveglierà sulla corretta applicazione del Pug solo dopo l'approvazione da parte del Consiglio Comunale.

Una sottolineatura che però introduce una perplessità esplicata per mezzo del seguente interrogativo: riuscirà la massima assemblea cittadina alla luce delle sedute andate ripetutamente deserte negli ultimi mesi, ad approvare coi relativi indirizzi politici questo importante strumento per il futuro di Bari?

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