BARI - "La Regione accolga con la massima disponibilità tutti i rilievi che Comuni e associazioni di categoria presenteranno relativamente al Piano Paesaggistico territoriale regionale (Pptr). Anche se in ritardo la Regione non può non prendere in considerazione la pianificazione del territorio già messa in atto ed affidata essenzialmente ai Comuni sulla scorta anche di indicazioni regionali" è l'appello che lancia Giovanni Epifani (Pd) in vista della seduta della V commissione del 4 settembre in cui si discuterà del Piano approvato poche settimane fa.
"Quello che doveva essere uno strumento di valorizzazione del paesaggio e dei beni artistico-culturali sembra essersi trasformato (se le obiezioni sollevate dovessero essere vere) in un ulteriore strumento di pianificazione in contrasto sia con la programmazione urbanistica regionale (il Put) che con quella già avviata dai Comuni" spiega il consigliere. E aggiunge: "Se tutto fosse confermato ci troveremmo nella situazione paradossale che il Pptr, oltre ad aver limitato l'autonomia di programmazione delle amministrazioni locali, addirittura sarebbe in molti casi in contrasto con la pianificazione urbana regolarmente conclusa dai Comuni con l'ok della stessa Regione".
"L'assessore Angela Barbanente ha giustamente raccolto le contestazioni che il Piano ha suscitato e ha deciso di avviare un confronto sereno con i territori per migliorare uno strumento che altrimenti rischierebbe di causare una paralisi operativa. Seppure in ritardo e con una tempistica molto stretta - conclude Epifani - sono convinto che accogliendo i rilievi dei soggetti interessati, Comuni in primis, il Piano sarà in grado di soddisfare a pieno quelle che sono le sue reali finalità".
"Quello che doveva essere uno strumento di valorizzazione del paesaggio e dei beni artistico-culturali sembra essersi trasformato (se le obiezioni sollevate dovessero essere vere) in un ulteriore strumento di pianificazione in contrasto sia con la programmazione urbanistica regionale (il Put) che con quella già avviata dai Comuni" spiega il consigliere. E aggiunge: "Se tutto fosse confermato ci troveremmo nella situazione paradossale che il Pptr, oltre ad aver limitato l'autonomia di programmazione delle amministrazioni locali, addirittura sarebbe in molti casi in contrasto con la pianificazione urbana regolarmente conclusa dai Comuni con l'ok della stessa Regione".
"L'assessore Angela Barbanente ha giustamente raccolto le contestazioni che il Piano ha suscitato e ha deciso di avviare un confronto sereno con i territori per migliorare uno strumento che altrimenti rischierebbe di causare una paralisi operativa. Seppure in ritardo e con una tempistica molto stretta - conclude Epifani - sono convinto che accogliendo i rilievi dei soggetti interessati, Comuni in primis, il Piano sarà in grado di soddisfare a pieno quelle che sono le sue reali finalità".
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