di Roberto Berloco. ALTAMURA (BA) - No all’aumento. E’ la ferma posizione assunta dalla “Confconsumatori” e da altre associazioni analoghe, di fronte al rincaro delle tariffe per i trasporti ferroviari e d’autolinea delle Ferrovie Appulo-Lucane.
La consistenza dell’aumento, pari al sette per cento rispetto alla tariffa di pochi giorni fa, è considerata non solo iniqua ma, per giunta, fuor di contesto, considerando anche la delicata situazione di crisi socio-economica che attraversa il territorio pugliese e lucano.
In un comunicato congiunto Comitato “Fal”, “Fal leMigliorare””, “Confconsumatori” di Altamura, “Federconsumatori” di Gravina in Puglia e di Matera, osservano che “pur prendendo atto che gli aumenti tariffari di oltre il sette per cento, che subiranno gli utenti delle Ferrovie Appulo Lucane, sono conseguenti alle disposizioni della Giunta regionale pugliese, che ha adeguato le stesse al fisiologico tasso di inflazione Istat, si ritiene che la Direzione F.A.L. avrebbe potuto astenersi dall’applicazione dei suddetti, vista la qualità del servizio fornito nell’ultimo anno ai propri pendolari ed anche perché non tutte le aziende il trasporto pubblico pugliesi le hanno applicate”. Continuano asserendo che “ciò sarebbe stato un primo passo da parte dell’azienda per risarcire, pur in modo simbolico, gli storici disservizi che ogni giorno i viaggiatori sono costretti a sopportare".Le stesse associazioni controrilanciano chiedendo anzitutto una sospensione immediata dell’aumento della tariffa, ma poi anche misure in favore di chi ha basso reddito, agevolazioni per gli studenti, abbonamenti non nominali ma al portatore - in modo da poter essere utilizzati più volte da diversi membri di uno stesso nucleo famigliare, infine soluzioni più vantaggiose per le famiglie che sottoscrivono più abbonamenti.
La consistenza dell’aumento, pari al sette per cento rispetto alla tariffa di pochi giorni fa, è considerata non solo iniqua ma, per giunta, fuor di contesto, considerando anche la delicata situazione di crisi socio-economica che attraversa il territorio pugliese e lucano.
In un comunicato congiunto Comitato “Fal”, “Fal leMigliorare””, “Confconsumatori” di Altamura, “Federconsumatori” di Gravina in Puglia e di Matera, osservano che “pur prendendo atto che gli aumenti tariffari di oltre il sette per cento, che subiranno gli utenti delle Ferrovie Appulo Lucane, sono conseguenti alle disposizioni della Giunta regionale pugliese, che ha adeguato le stesse al fisiologico tasso di inflazione Istat, si ritiene che la Direzione F.A.L. avrebbe potuto astenersi dall’applicazione dei suddetti, vista la qualità del servizio fornito nell’ultimo anno ai propri pendolari ed anche perché non tutte le aziende il trasporto pubblico pugliesi le hanno applicate”. Continuano asserendo che “ciò sarebbe stato un primo passo da parte dell’azienda per risarcire, pur in modo simbolico, gli storici disservizi che ogni giorno i viaggiatori sono costretti a sopportare".Le stesse associazioni controrilanciano chiedendo anzitutto una sospensione immediata dell’aumento della tariffa, ma poi anche misure in favore di chi ha basso reddito, agevolazioni per gli studenti, abbonamenti non nominali ma al portatore - in modo da poter essere utilizzati più volte da diversi membri di uno stesso nucleo famigliare, infine soluzioni più vantaggiose per le famiglie che sottoscrivono più abbonamenti.