Falsi contratti, arrestato a Bari promoter finanziario abusivo

BARI - Si e' reso responsabile dei reati di abusivismo finanziario, truffa continuata aggravata e falsita' in scrittura privata: l'uomo, di 40 anni, residente a Cassano Murge ma di fatto domiciliato a Gravina in Puglia, e' stato sottoposto agli arresti domiciliari dai finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria di Bari. Nei suoi confronti e' stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo pugliese su richiesta della Procura della Repubblica. L'operazione e' stata denominata 'Ghost Investment'.

Il provvedimento e' stato emesso al termine di indagini svolte dagli specialisti del Gruppo Tutela Mercato Capitali del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari, esperti nel contrasto agli illeciti nel settore dei mercati finanziari e della tutela del risparmio, scaturita da alcune denunce presentate da risparmiatori che si sono visti non restituire le somme di denaro precedentemente consegnate al promotore finanziario per investimenti di natura finanziaria.

E' emerso che 19 risparmiatori, rassicurati dal fatto che l'uomo fosse conosciuto come promotore finanziario della Banca Popolare di Puglia e Basilicata, avevano affidato a lui i propri risparmi, per circa 700.000 euro, con la promessa di ottenere cospicui rendimenti (dal 4 al 20% mese). A garanzia dei valori ottenuti, l'uomo rilasciava falsi contratti di investimento, con timbri e loghi riconducibili alla Banca Popolare di Puglia e Basilicata, senza pero' che i contratti fossero poi effettivamente presi in carico dall'Istituto Bancario, che non ne conosceva l'esistenza.

E' stato anche accertato che l'uomo faceva ottenere finanziamenti (mutui e prestiti personali) ad alcuni suoi clienti privi di disponibilita' finanziaria da investire, anche in assenza di requisiti specifici di reddito, attraverso l'alterazione della documentazione reddituale degli stessi (Modello Unico e Modello 730). L'uomo si appropriava anche di tali somme senza investirle in prodotti finanziari. Al netto delle somme restituite a vari risparmiatori, il truffatore risulta essersi appropriato indebitamente di una somma pari a circa 500.000 euro.

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