Famiglie foggiane in crisi, crescono quelle che non riescono più a pagare il fitto

FOGGIA – La crisi economica continua a colpire pesantemente le famiglie foggiane e sono sempre più quelle che non riescono a far fronte alle spese mensili, a partire dal pagamento del fitto di casa. E’ quanto denuncia il SICET, il sindacato inquilini della CISL, che rileva che nell’anno scorso vi sono stati 294 nuovi provvedimenti di sfratto, emessi in provincia di Foggia, secondo gli ultimi dati diffusi dal Ministero dell’Interno.

“Qui da noi, la situazione degli sfratti per morosità incolpevole si conferma molto preoccupante”, afferma il segretario generale del SICET di Foggia, Angelo Sgobbo. “Tra le oltre 252 mila famiglie della provincia di Foggia, crescono quelle morose, che con la crisi e senza lavoro – afferma il responsabile sindacale - non riescono più a pagare l’affitto. In media, una famiglia foggiana ogni 858 è stata colpita nell’ultimo anno da una richiesta di sfratto in attesa di esecuzione, quindi con il rischio imminente di finire, quanto prima, in mezzo ad una strada”.

Per il SICET, è incivile che un Paese lasci un numero impressionante di famiglie a scegliere se mangiare, curarsi o pagare l’affitto, come sta succedendo in Italia in questi ultimi anni. “Il nostro sindacato è molto preoccupato per quanto potrà accadere nell’anno 2014. Oltre all’affitto, alle famiglie sarà chiesto di pagare anche una parte della Service Tax, la nuova imposta relativa ai servizi da versare ai Comuni. Viste le difficoltà economiche e la diffusa disoccupazione – prosegue Sgobbo - specialmente in territori meridionali disagiati come Foggia, è facile prevedere un aumento ulteriore della morosità sugli affitti e sulle stesse tasse comunali, che continuano a crescere in maniera eccessiva a causa dei continui tagli di risorse agli Enti Locali”.

Per questi motivi, il segretario del SICET di Foggia rivolge un appello ai Parlamentari del territorio affinché sollecitino il Governo a “modificare il provvedimento di legge al fine di salvaguardare non solo le famiglie proprietarie di casa, ma anche quelle che, vivendo in affitto, ed in un territorio fortemente in crisi occupazionale, sono in una condizione socio-economica ancor più precaria e difficile”.

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