BARI - Florovivaismo, sicurezza nei luoghi di lavoro e malattie rare. Questi gli argomenti affrontati nel pomeriggio dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola che ha partecipato, in Fiera del Levante, a convegni e seminari dedicati proprio a questi argomenti.
Parlando con gli imprenditori del settore florovivaistico pugliese nel corso del seminario “La filiera floricola in Puglia: prospettive e problematiche”, Vendola ha detto che "occorre un salto di qualità nell’organizzazione del sistema produttivo del florovivaismo pugliese”.
“Oggi se non ci si mette in rete - ha continuato Vendola - non c’è nessuna possibilità di guadagnare quote di mercato. Essere sistema produttivo significa guadagnare molto dal punto di vista della commercializzazione. Occorre ragionare come distretto. E questa è una grande sfida culturale. La Regione è a vostra disposizione per costruire il distretto nelle forme più utili - ha aggiunto Vendola - e per capire dove collocare gli incentivi che devono riguardare la qualità delle produzioni, cioè l’innovazione di processo e di prodotto”. Infine l’invito ai florovivaisti: “facciamo partire da qui un percorso che attraversi le aziende. Andiamo laddove ci sono i florovivaisti, discutiamo con loro di un piano industriale per il rilancio del settore. Io vorrei che anche il fiore pugliese possa conoscere, perchè ne ha tutte le potenzialità, lo stesso successo che hanno conosciuto altri prodotti e altri settori”.
Il Presidente Vendola ha poi partecipato al convegno nazionale su “La fiera della sicurezza” dove ha affrontato il tema della sicurezza nelle industrie.
“Il lavoro è più insicuro quando ha meno diritti – ha detto Vendola - è più facile finire prigioniero di un incidente, quando sei un lavoratore precario, magari in subappalto. Quanto più sei nella pienezza dei tuoi diritti, tanto più capisci che i diritti sono anche uno scudo che ti difende. Per questo la cultura della sicurezza non è altro che la cultura della dignità del lavoro, ciò che è stato colpito in questi anni”
Infine l’incontro con le associazioni e con gli operatori che si dedicano alle malattie rare.
“In tutti i settori, la democrazia è terapeutica – ha detto Vendola - l'ascolto è fondamentale. Ci sono 6mila malattie rare di cui non si parla quasi mai e c’è la solitudine della famiglia che porta il peso di una questione molto difficile da dirimere in un contesto desertificato. Noi stiamo lavorando con le associazioni per dotare la Puglia delle migliori risposte e con loro stiamo condividendo una battaglia rivolta la Ministero della salute che soffre di sordità acuta. I malati sono competenti sulla loro malattia e solo una famiglia che ha fatto i conti con
una malattia rara è in grado di conoscere quali sono le necessità sulle quali investire. Noi vogliamo fare politica costruendo una programmazione condivisa”.
“A Roma – ha concluso Vendola - si intende ancora tagliare i fondi della sanità che è un modo per congedarsi lentamente da una sanità pubblica. La Puglia si opporrà con tutte le sue forze a questa deriva, perchè il diritto alla salute non può riguardare la qualità del portafoglio. Dobbiamo ribellarci alla trasformazione dello stato sociale in giungla”.
Parlando con gli imprenditori del settore florovivaistico pugliese nel corso del seminario “La filiera floricola in Puglia: prospettive e problematiche”, Vendola ha detto che "occorre un salto di qualità nell’organizzazione del sistema produttivo del florovivaismo pugliese”.
“Oggi se non ci si mette in rete - ha continuato Vendola - non c’è nessuna possibilità di guadagnare quote di mercato. Essere sistema produttivo significa guadagnare molto dal punto di vista della commercializzazione. Occorre ragionare come distretto. E questa è una grande sfida culturale. La Regione è a vostra disposizione per costruire il distretto nelle forme più utili - ha aggiunto Vendola - e per capire dove collocare gli incentivi che devono riguardare la qualità delle produzioni, cioè l’innovazione di processo e di prodotto”. Infine l’invito ai florovivaisti: “facciamo partire da qui un percorso che attraversi le aziende. Andiamo laddove ci sono i florovivaisti, discutiamo con loro di un piano industriale per il rilancio del settore. Io vorrei che anche il fiore pugliese possa conoscere, perchè ne ha tutte le potenzialità, lo stesso successo che hanno conosciuto altri prodotti e altri settori”.
Il Presidente Vendola ha poi partecipato al convegno nazionale su “La fiera della sicurezza” dove ha affrontato il tema della sicurezza nelle industrie.
“Il lavoro è più insicuro quando ha meno diritti – ha detto Vendola - è più facile finire prigioniero di un incidente, quando sei un lavoratore precario, magari in subappalto. Quanto più sei nella pienezza dei tuoi diritti, tanto più capisci che i diritti sono anche uno scudo che ti difende. Per questo la cultura della sicurezza non è altro che la cultura della dignità del lavoro, ciò che è stato colpito in questi anni”
Infine l’incontro con le associazioni e con gli operatori che si dedicano alle malattie rare.
“In tutti i settori, la democrazia è terapeutica – ha detto Vendola - l'ascolto è fondamentale. Ci sono 6mila malattie rare di cui non si parla quasi mai e c’è la solitudine della famiglia che porta il peso di una questione molto difficile da dirimere in un contesto desertificato. Noi stiamo lavorando con le associazioni per dotare la Puglia delle migliori risposte e con loro stiamo condividendo una battaglia rivolta la Ministero della salute che soffre di sordità acuta. I malati sono competenti sulla loro malattia e solo una famiglia che ha fatto i conti con
una malattia rara è in grado di conoscere quali sono le necessità sulle quali investire. Noi vogliamo fare politica costruendo una programmazione condivisa”.
“A Roma – ha concluso Vendola - si intende ancora tagliare i fondi della sanità che è un modo per congedarsi lentamente da una sanità pubblica. La Puglia si opporrà con tutte le sue forze a questa deriva, perchè il diritto alla salute non può riguardare la qualità del portafoglio. Dobbiamo ribellarci alla trasformazione dello stato sociale in giungla”.