TARANTO - E' scattata una massiccia attivita' di ricerca nell'abitato di Statte e nei centri limitrofi. I militari della Stazione si sono appostati vicino all'abitazione della coppia nell'eventualita' che il giovane potesse fare rientro per liberarsi o nascondere qualche elemento di prova. Infatti, di li' a poco, l'uomo e' rientrato a bordo della sua auto. Accortosi che ad aspettarlo vi erano i carabinieri, ha tentato di invertire la marcia ma non ci e' riuscito ed e' stato bloccato.
Il giovane ha anche fornito le generalita' del proprio gemello, effettivamente identico, ma lo stratagemma non ha funzionato: i carabinieri di Statte, infatti, lo conoscevano molto bene e, a seguito di una perquisizione personale, il ragazzo e' stato trovato in possesso di un revolver tipo scacciacani, modificato per l'impiego di proiettili calibro 22, nel cui tamburo vi erano 4 proiettili esplosi e 2 integri, oltre a 32 proiettili dello stesso calibro. All'interno dell'abitazione, invece, oltre a copiose macchie di sangue, i militari hanno trovato un proiettile, sempre calibro 22, e un bossolo dello stesso calibro.
Dalla ricostruzione e' emerso che la donna da tempo era vittima dei maltrattamenti, delle angherie e delle percosse da parte del compagno ma, nonostante cio', non aveva mai denunciato gli episodi. Questa mattina, la giovane aveva chiesto l'aiuto della madre poiche' il compagno l'aveva ferita con un colpo di arma da fuoco all'emitorace sinistro.
A questo punto la madre, approfittando della sua momentanea assenza, aveva allertato il 118 che la stava soccorrendo. Durante il tragitto, l'uomo, a bordo del suo veicolo, aveva intercettato l'ambulanza all'indirizzo della quale aveva esploso un colpo di pistola che, fortunatamente, non era andato a segno. La scienza era stata vista dalla madre che seguiva in auto. L'aspetto ancora piu' sconvolgente, emerso nel corso degli accertamenti, e' che gia' ieri la giovane era stata ferita da un colpo di pistola al fianco sinistro, senza che avesse denunciato il grave episodio alle Forze di Polizia. Le indagini sono coordinate dal pm di turno Maurizio Carbone.
Il giovane ha anche fornito le generalita' del proprio gemello, effettivamente identico, ma lo stratagemma non ha funzionato: i carabinieri di Statte, infatti, lo conoscevano molto bene e, a seguito di una perquisizione personale, il ragazzo e' stato trovato in possesso di un revolver tipo scacciacani, modificato per l'impiego di proiettili calibro 22, nel cui tamburo vi erano 4 proiettili esplosi e 2 integri, oltre a 32 proiettili dello stesso calibro. All'interno dell'abitazione, invece, oltre a copiose macchie di sangue, i militari hanno trovato un proiettile, sempre calibro 22, e un bossolo dello stesso calibro.
Dalla ricostruzione e' emerso che la donna da tempo era vittima dei maltrattamenti, delle angherie e delle percosse da parte del compagno ma, nonostante cio', non aveva mai denunciato gli episodi. Questa mattina, la giovane aveva chiesto l'aiuto della madre poiche' il compagno l'aveva ferita con un colpo di arma da fuoco all'emitorace sinistro.
A questo punto la madre, approfittando della sua momentanea assenza, aveva allertato il 118 che la stava soccorrendo. Durante il tragitto, l'uomo, a bordo del suo veicolo, aveva intercettato l'ambulanza all'indirizzo della quale aveva esploso un colpo di pistola che, fortunatamente, non era andato a segno. La scienza era stata vista dalla madre che seguiva in auto. L'aspetto ancora piu' sconvolgente, emerso nel corso degli accertamenti, e' che gia' ieri la giovane era stata ferita da un colpo di pistola al fianco sinistro, senza che avesse denunciato il grave episodio alle Forze di Polizia. Le indagini sono coordinate dal pm di turno Maurizio Carbone.