di Nicola Zuccaro - Un dolore straziante unito alla rabbia e ad una profonda commozione hanno fatto da cornice all'estremo saluto tributato dalla cittadinanza alla Dott.essa Paola Labriola, la Psichiatra barbaramente uccisa lo scorso 4 settembre presso il Centro di Salute Mentale al Quartiere Libertà di Bari. E' quanto rilevato al termine della funzione funebre celebrata nella Cattedrale di Bari.
Fra i presenti, tanti erano i pazienti in cura presso il Presidio di Via Crisanzio che timidamente hanno voluto testimoniare il loro cordoglio forse prima ancora che alla loro " specialista " alla propria amica.
Quest'ultima caratteristica è stata risaltata durante l'orazione funebre per quel che ha riguardato le doti umane oltre che professionali. Nel ricordo della "Dottoressa" come veniva da tutti affettuosamente soprannominata non è mancata una nota polemica rappresentata dalla solitudine e dall'insicurezza che facevano da contorno alla sua delicata funzione sanitaria.
Una situazione più volte denunciata , negli ultimi mesi, dalla stessa Paola Labriola al punto da domandare e da domandarsi, nuovamente, se quella tragedia poteva essere evitata.
Fra i presenti, tanti erano i pazienti in cura presso il Presidio di Via Crisanzio che timidamente hanno voluto testimoniare il loro cordoglio forse prima ancora che alla loro " specialista " alla propria amica.
Quest'ultima caratteristica è stata risaltata durante l'orazione funebre per quel che ha riguardato le doti umane oltre che professionali. Nel ricordo della "Dottoressa" come veniva da tutti affettuosamente soprannominata non è mancata una nota polemica rappresentata dalla solitudine e dall'insicurezza che facevano da contorno alla sua delicata funzione sanitaria.
Una situazione più volte denunciata , negli ultimi mesi, dalla stessa Paola Labriola al punto da domandare e da domandarsi, nuovamente, se quella tragedia poteva essere evitata.
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