di Redazione - "Dove c'è famiglia, c'è casa". La famiglia è qualcosa di più profondo: la mamma, il papà e i figli seduti a tavola, davanti a piatti stracolmi di fumanti maccheroni al ragù’’.
Se i gay non sono d'accordo, possono sempre mangiare la pasta di un'altra marca. Tutti sono liberi di fare ciò che vogliono purché non infastidiscano gli altri". Sono le parole pronunciate da Guido Barilla, Presidente del colosso fondato nel 1877 a Parma. Ma le affermazioni dure e polemiche del noto imprenditore, non sono andate giù alle associazioni del popolo omosessuale, che tramite i social hanno dato il via al ‘boicottaggio barilla’.
Ad accendere la polemica è stata una intervista rilasciata da Guido Barilla alla trasmissione La zanzara di Radio24 dove ha spiegato la filosofia che sottende gli slogan e gli spot pubblicitari del gruppo. "La pubblicità è una cosa molto seria e va discussa in genere da persone che ne capiscono di pubblicità", ha spiegato l'imprenditore accusando la presidente della Camera Laura Boldrini definendola ‘patetica’, che nei giorni scorsi aveva biasimato le pubblicità che mettono le donne dietro ai fornelli, di non capire il ruolo svolto dalla donna. "È madre, nonna, amante, cura la casa, cura le persone care, oppure fa altri gesti e altre attività che comunque ne nobilitano il ruolo. È una fondamentale persona per la pubblicità, non solo italiana", ha spiegato Barilla.
"La comunicazione - ha continuato - è una leva fondamentale per il commercio e ognuno la fa come meglio crede, nel rispetto delle regole". Proprio per questo, sebbene negli anni Ottanta uno spot avesse come interprete una cinesina che mangiava gli spaghetti, al centro della comunicazione della Barilla ci saqrà sempre la famiglia tradizionale italiana.
Il popolo gay si è scagliato contro il Signor Barilla ma non solo loro. Anche Roberta Ruiu, cantante delle Lollipop, ha postato sulla sua pagina facebook, una foto di una confezione di pasta barilla accompagnata da una frase, approvata e condivisa da chi non la pensa proprio come lui:
‘’Sono sconvolta dalle dichiarazioni del signor Barilla – ha scritto la cantante .Dichiarazioni razziste ed omofobe.Peccato che uno come lui,che potrebbe alzare la voce e farsi sentire su argomenti che potrebbero aiutare il mondo a cambiare in meglio,apra la bocca per dire schifezze agghiaccianti’’.
Io non sono nessuno,ma grido con tutta la passione e convinzione che: Dove c'è amore c'è casa.Dove c'è amore,c'è' Famiglia.Che siano coppie Etero,Gay,Neri o Ebrei.Io non mangio prodotti Barilla. Sono schifata’’ – conclude Roberta.
Ma per Guido Barilla, la famiglia resta tale: "Noi abbiamo una cultura vagamente differente, per noi il concetto di famiglia sacrale rimane uno dei valori fondamentali dell'azienda. La nostra è una famiglia tradizionale. Se ai gay piace la nostra pasta e la comunicazione che facciamo mangeranno la nostra pasta, se non piace faranno a meno di mangiarla e ne mangeranno un'altra". Guido Barilla sa bene che non si può piacere sempre a tutti per non dispiacere a nessuno: "Non farei uno spot con una famiglia omosessuale, ma non per mancanza di rispetto verso gli omosessuali che hanno il diritto di fare quello che vogliono senza disturbare gli altri, ma perché non la penso come loro e penso che la famiglia a cui ci rivolgiamo noi è comunque una famiglia classica".
"Io che sono padre plurimo - ha concluso Barilla - conosco le complessità che ci sono nel tirare su dei figli e mi domando quali altre complessità possano esserci in una coppia dello stesso sesso".
Se i gay non sono d'accordo, possono sempre mangiare la pasta di un'altra marca. Tutti sono liberi di fare ciò che vogliono purché non infastidiscano gli altri". Sono le parole pronunciate da Guido Barilla, Presidente del colosso fondato nel 1877 a Parma. Ma le affermazioni dure e polemiche del noto imprenditore, non sono andate giù alle associazioni del popolo omosessuale, che tramite i social hanno dato il via al ‘boicottaggio barilla’.
Ad accendere la polemica è stata una intervista rilasciata da Guido Barilla alla trasmissione La zanzara di Radio24 dove ha spiegato la filosofia che sottende gli slogan e gli spot pubblicitari del gruppo. "La pubblicità è una cosa molto seria e va discussa in genere da persone che ne capiscono di pubblicità", ha spiegato l'imprenditore accusando la presidente della Camera Laura Boldrini definendola ‘patetica’, che nei giorni scorsi aveva biasimato le pubblicità che mettono le donne dietro ai fornelli, di non capire il ruolo svolto dalla donna. "È madre, nonna, amante, cura la casa, cura le persone care, oppure fa altri gesti e altre attività che comunque ne nobilitano il ruolo. È una fondamentale persona per la pubblicità, non solo italiana", ha spiegato Barilla.
"La comunicazione - ha continuato - è una leva fondamentale per il commercio e ognuno la fa come meglio crede, nel rispetto delle regole". Proprio per questo, sebbene negli anni Ottanta uno spot avesse come interprete una cinesina che mangiava gli spaghetti, al centro della comunicazione della Barilla ci saqrà sempre la famiglia tradizionale italiana.
Il popolo gay si è scagliato contro il Signor Barilla ma non solo loro. Anche Roberta Ruiu, cantante delle Lollipop, ha postato sulla sua pagina facebook, una foto di una confezione di pasta barilla accompagnata da una frase, approvata e condivisa da chi non la pensa proprio come lui:
‘’Sono sconvolta dalle dichiarazioni del signor Barilla – ha scritto la cantante .Dichiarazioni razziste ed omofobe.Peccato che uno come lui,che potrebbe alzare la voce e farsi sentire su argomenti che potrebbero aiutare il mondo a cambiare in meglio,apra la bocca per dire schifezze agghiaccianti’’.
Io non sono nessuno,ma grido con tutta la passione e convinzione che: Dove c'è amore c'è casa.Dove c'è amore,c'è' Famiglia.Che siano coppie Etero,Gay,Neri o Ebrei.Io non mangio prodotti Barilla. Sono schifata’’ – conclude Roberta.
Ma per Guido Barilla, la famiglia resta tale: "Noi abbiamo una cultura vagamente differente, per noi il concetto di famiglia sacrale rimane uno dei valori fondamentali dell'azienda. La nostra è una famiglia tradizionale. Se ai gay piace la nostra pasta e la comunicazione che facciamo mangeranno la nostra pasta, se non piace faranno a meno di mangiarla e ne mangeranno un'altra". Guido Barilla sa bene che non si può piacere sempre a tutti per non dispiacere a nessuno: "Non farei uno spot con una famiglia omosessuale, ma non per mancanza di rispetto verso gli omosessuali che hanno il diritto di fare quello che vogliono senza disturbare gli altri, ma perché non la penso come loro e penso che la famiglia a cui ci rivolgiamo noi è comunque una famiglia classica".
"Io che sono padre plurimo - ha concluso Barilla - conosco le complessità che ci sono nel tirare su dei figli e mi domando quali altre complessità possano esserci in una coppia dello stesso sesso".
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