Il meridionalismo di Letta. Vero o di circostanza?

di Nicola Zuccaro - "Pensare che l'Italia si salva senza il Sud è una strategia che io rigetto. L'Italia si salva solo se il Sud viene aiutato". In chiusura del suo intervento a braccio e incompleto della formula inaugurale, Enrico Letta ha dichiarato l'attenzione sua e del Governo da lui presieduto al Mezzogiorno d'Italia. Nel ricevere ripetuti applausi a scena aperta, il Premier si è prevalentemente soffermato sulle problematiche che a tutt'oggi affliggendo il Sud potrebbero provocare nella loro mancata risoluzione delle gravi ripercussioni sull'intera Nazione.

Un dato per tutti citato da Letta riguarda i giovani meridionali con 1/3 che che non lavora e che ha abbandonato gli studi.

Tanto è bastato al Premier per sottolineare come l'agenda politica ed istituzionale italiana è ancora lontana dalla realtà del Paese. Enrico Letta sulla scia dei suoi predecessori che in passato sempre da Bari e in occasione dell'inaugurazione della Campionaria hanno messo al centro dei loro discorsi la Questione Meridionale.

Tanto basta per chiedersi se il meridionalismo espresso dal Capo del Governo sia sincero o di circostanza.

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