Il parroco ai funerali: "Paola ha vissuto la cultura dell'altro"

BARI - ''Una città che produce cardi ma anche fiori'' e lei, Paola, ha vissuto ''la cultura dell'altro'': così don Franco Lanzolla, parroco della Cattedrale, ai funerali di Paola Labriola, la psichiatra uccisa da un paziente.

+ Parla il gip, killer capace di comprendere
+ Gip: Labriola non uccisa per soldi. Killer aveva 1200 euro in tasca

''I giovani sono inebriati dalla cultura del piacere - ha detto - Paola insegnava loro l'alfabeto della vita''. In chiesa sono presenti il marito della donna, Vito Calabrese, psicologo, i due figli 12enni della coppia e due ragazze avute da precedenti matrimoni di entrambi.

di Nicola Zuccaro - Un dolore straziante unito alla rabbia e ad una profonda commozione hanno fatto da cornice all'estremo saluto tributato dalla cittadinanza alla Dott.essa Paola Labriola, la Psichiatra barbaramente uccisa lo scorso 4 settembre presso il Centro di Salute Mentale al Quartiere Libertà di Bari. E' quanto rilevato al termine della funzione funebre celebrata nella Cattedrale di Bari.

Fra i presenti, tanti erano i pazienti in cura presso il Presidio di Via Crisanzio che timidamente hanno voluto testimoniare il loro cordoglio forse prima ancora che alla loro " specialista " alla propria amica.

Quest'ultima caratteristica è stata risaltata durante l'orazione funebre per quel che ha riguardato le doti umane oltre che professionali. Nel ricordo della "Dottoressa" come veniva da tutti affettuosamente soprannominata non è mancata una nota polemica rappresentata dalla solitudine e dall'insicurezza che facevano da contorno alla sua delicata funzione sanitaria.

Una situazione più volte denunciata , negli ultimi mesi, dalla stessa Paola Labriola al punto da domandare e da domandarsi, nuovamente, se quella tragedia poteva essere evitata.


Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto