ROMA - Letta smentisca l'aumento dell'Iva e "onori" gli impegni presi nell'atto di nascita del Governo: è quanto chiede Renato Brunetta, presidente dei deputati del Pdl. "È bastata la visita di un giorno a Roma del commissario per gli Affari economici e monetari dell'Ue, Olli Rehn, con le sue inopportune dichiarazioni, che tutti adesso reputano inevitabile l'aumento dell'Iva a ottobre (pare che anche qualcuno all'interno del governo se ne sia convinto).
Eppure - prosegue - gli impegni del presidente del Consiglio, Enrico Letta, nel discorso su cui ha ottenuto la fiducia delle Camere lo scorso 29 aprile erano chiari: 'rinunciare all'inasprimento dell'Iva'; 'superare l'attuale sistema di tassazione della prima casa'; 'generale riduzione del costo del lavoro e del peso fiscale'.
Provvedimenti complementari l'uno all'altro e non alternativi. Per i quali, tra l'altro, il Popolo della libertà ha fornito al governo ipotesi di copertura più che sufficienti. A questo punto la risposta spetta solo a Enrico Letta e non a inutili epigoni del Partito democratico o di Scelta Civica. Siamo convinti - conclude - che il presidente del Consiglio onorerà gli impegni presi".
Eppure - prosegue - gli impegni del presidente del Consiglio, Enrico Letta, nel discorso su cui ha ottenuto la fiducia delle Camere lo scorso 29 aprile erano chiari: 'rinunciare all'inasprimento dell'Iva'; 'superare l'attuale sistema di tassazione della prima casa'; 'generale riduzione del costo del lavoro e del peso fiscale'.
Provvedimenti complementari l'uno all'altro e non alternativi. Per i quali, tra l'altro, il Popolo della libertà ha fornito al governo ipotesi di copertura più che sufficienti. A questo punto la risposta spetta solo a Enrico Letta e non a inutili epigoni del Partito democratico o di Scelta Civica. Siamo convinti - conclude - che il presidente del Consiglio onorerà gli impegni presi".
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