di Roberto Berloco - Sembrerebbe custodita nel nome di Cassano la traccia dell’origine romana di città . Il lemma potrebbe infatti derivare da “Cassianum”, un toponimo che indica il significato d’un possedimento della gens Cassia. Secondo questa prima ipotesi, il territorio dell’odierna Cassano delle Murge avrebbe corrisposto ad una sorta di feudo o, comunque, di riferimento patrimoniale della Cassia, una delle famiglie più aristocratiche dell’antica Roma.
Una seconda versione pone risalto al nome Cassius, a far da radice del nome più esteso Cassianus, forse un ricco possidente del luogo, storicamente vissuto in periodo romano.
La terza, infine, fa discendere il nome del paese murgiano dalla denominazione “Casa Jani”, cioè Casa di Giano, il dio al quale doveva essere dedicato un tempio in questa zona. Ma si tratta di una ipotesi sulla quale vigono perplessità , in quanto il termine casa in latino si traduce domus, mentre la parola casa, pure esistente in latino, indicherebbe il concetto di capanna, se non di tugurio.
Ad avvalorare un’origine urbana di matrice romana, in ogni caso, il dato, certo per via dei ritrovamenti avvenuti, della confluenza di due assi viari tipici dell’urbanistica dell’antichità latina, ossia il decumano massimo e il cardo massimo, i quali dovevano formare un incrocio in uno spazio che ospitava il forum, ossia la piazza principale della città , in quella che oggi è l’area occupata da piazza delle Quattro Colonne.
E’ di tutta probabilità che l’originaria cittadina si fosse sviluppata intorno a questa zona viaria, dove inizialmente doveva funzionare una sorta di stazione di sosta per il cambio dei cavalli.
A completare la certezza di una caratterizzazione romana del luogo s’aggiunge la scoperta di un mosaico di epoca proprio sotto la base pavimentale del Palazzo Miani Perotti.
Una seconda versione pone risalto al nome Cassius, a far da radice del nome più esteso Cassianus, forse un ricco possidente del luogo, storicamente vissuto in periodo romano.
La terza, infine, fa discendere il nome del paese murgiano dalla denominazione “Casa Jani”, cioè Casa di Giano, il dio al quale doveva essere dedicato un tempio in questa zona. Ma si tratta di una ipotesi sulla quale vigono perplessità , in quanto il termine casa in latino si traduce domus, mentre la parola casa, pure esistente in latino, indicherebbe il concetto di capanna, se non di tugurio.
Ad avvalorare un’origine urbana di matrice romana, in ogni caso, il dato, certo per via dei ritrovamenti avvenuti, della confluenza di due assi viari tipici dell’urbanistica dell’antichità latina, ossia il decumano massimo e il cardo massimo, i quali dovevano formare un incrocio in uno spazio che ospitava il forum, ossia la piazza principale della città , in quella che oggi è l’area occupata da piazza delle Quattro Colonne.
E’ di tutta probabilità che l’originaria cittadina si fosse sviluppata intorno a questa zona viaria, dove inizialmente doveva funzionare una sorta di stazione di sosta per il cambio dei cavalli.
A completare la certezza di una caratterizzazione romana del luogo s’aggiunge la scoperta di un mosaico di epoca proprio sotto la base pavimentale del Palazzo Miani Perotti.
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Cultura e Spettacoli