LECCE - Le Fiamme Gialle della Tenenza di Casarano hanno sequestrato, presso una società del basso Salento che si occupa di commercio all'ingrosso, oltre 30 mila articoli di fabbricazione cinese, utilizzati in estetica, che sarebbero stati venduti on-line come prodotti nazionali. Si tratta soprattutto di kit per il trattamento delle unghie e prodotti per il viso che, se commercializzati, avrebbero fruttato la somma di circa mezzo milione di euro. L'amministratore unico della società è stato denunciato.
L'indagine che ha portato all'ingente sequestro si e' sviluppata dapprima attraverso l'individuazione della societa', che opera nel settore dell' e-commerce, successivamente con il controllo del deposito adibito allo stoccaggio della merce destinata alla vendita online. L'esame della documentazione contabile ha poi consentito di accertare la provenienza cinese dei prodotti e di scoprire il tentativo di ingannare il consumatore apponendo un marchio e scritte che avrebbero indotto a ritenerli di fabbricazione italiana.
L'amministratore unico della societa', un uomo di 30 anni, della zona, e' stato denunciato all'autorita' giudiziaria per 'vendita di prodotti industriali con segni mendaci', reato previsto dal codice penale e punito con la reclusione fino a due anni e con la multa fino a ventimila euro.
L'indagine che ha portato all'ingente sequestro si e' sviluppata dapprima attraverso l'individuazione della societa', che opera nel settore dell' e-commerce, successivamente con il controllo del deposito adibito allo stoccaggio della merce destinata alla vendita online. L'esame della documentazione contabile ha poi consentito di accertare la provenienza cinese dei prodotti e di scoprire il tentativo di ingannare il consumatore apponendo un marchio e scritte che avrebbero indotto a ritenerli di fabbricazione italiana.
L'amministratore unico della societa', un uomo di 30 anni, della zona, e' stato denunciato all'autorita' giudiziaria per 'vendita di prodotti industriali con segni mendaci', reato previsto dal codice penale e punito con la reclusione fino a due anni e con la multa fino a ventimila euro.