TORINO - Le Alfa Romeo non saranno prodotte mai fuori dall'Italia e tutti gli operai di Mirafiori saranno riassorbiti. In un'intervista al Financial Times l'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, rassicura sul futuro occupazionale dello stabilimento torinese e respinge qualsiasi ipotesi sulla produzione di Alfa fuori dai confini italiani.
"Il piano che intendiamo applicare in termini di pieno sviluppo del sito e' che tutte le persone impiegate nell'impianto siano riassorbite", sottolinea Marchionne. L'ad di Fiat spiega inoltre che a Mirafiori e' prevista "una catena di assemblaggio completa e un nuovo modello che andra' a integrare la gamma Maserati. Penso - afferma - che abbiamo un disperato bisogno di Suv". L'investimento nello stabilimento torinese, assicura, e' gia' partito e l'idea e' di "entrare sul mercato nel secondo trimestre del 2015".
A proposito di Alfa Romeo, Marchionne sottolinea: "C'e' sempre un modo per abbassare il livello" ma la domanda e' se questa sia la risposta giusta per un marchio come Alfa. E se guardo alla sua storia e al suo Dna penso che le nostre ambizioni possono essere state sottostimate in passato". Il manager evidenzia l'importanza del made in Italy nel settore del lusso: "Non c'e' dubbio che l'origine della produzione e' importante per la Maserati. Penso che lo sia anche per l'Alfa".
E poi aggiunge: "Noi non produrremo mai al di fuori dell'Italia. Potra' essere il prossimo ceo a farlo, non io". Infine, Marchionne annuncia che Chrysler e' pronta a consegnare questa settimana alla Sec i documenti per l'Ipo. "Tutto il lavoro, tutta la preparazione e' pronta - spiega - Dovremmo essere pronti a consegnare la documentazione entro la terza settimana di questo mese".
"Il piano che intendiamo applicare in termini di pieno sviluppo del sito e' che tutte le persone impiegate nell'impianto siano riassorbite", sottolinea Marchionne. L'ad di Fiat spiega inoltre che a Mirafiori e' prevista "una catena di assemblaggio completa e un nuovo modello che andra' a integrare la gamma Maserati. Penso - afferma - che abbiamo un disperato bisogno di Suv". L'investimento nello stabilimento torinese, assicura, e' gia' partito e l'idea e' di "entrare sul mercato nel secondo trimestre del 2015".
A proposito di Alfa Romeo, Marchionne sottolinea: "C'e' sempre un modo per abbassare il livello" ma la domanda e' se questa sia la risposta giusta per un marchio come Alfa. E se guardo alla sua storia e al suo Dna penso che le nostre ambizioni possono essere state sottostimate in passato". Il manager evidenzia l'importanza del made in Italy nel settore del lusso: "Non c'e' dubbio che l'origine della produzione e' importante per la Maserati. Penso che lo sia anche per l'Alfa".
E poi aggiunge: "Noi non produrremo mai al di fuori dell'Italia. Potra' essere il prossimo ceo a farlo, non io". Infine, Marchionne annuncia che Chrysler e' pronta a consegnare questa settimana alla Sec i documenti per l'Ipo. "Tutto il lavoro, tutta la preparazione e' pronta - spiega - Dovremmo essere pronti a consegnare la documentazione entro la terza settimana di questo mese".