di Marco Masciopinto - Un percorso tutto in salita, una sfida con se stessi e la soddisfazione di avercela fatta. Questo racchiude ‘Vivo a metà’, il disco d’esordio del 32 enne cantautore barese Max Orsi, conosciuto nell’edizione 2007 del talent Amici.
Distribuito dalla Warner Music, il primo progetto di Max racconta l’importanza e la grinta nel continuare a credere in se stessi e nei propri sogni, buttando via dubbi, incertezze e delusioni.
‘’Sono 9 brani che racchiudono tutto me stesso, quello che ho vissuto e che ho ascoltato’’, ci racconta Max, felicemente fidanzato e futuro alle nozze con la sua compagna.
E’ uscito il tuo disco d’esordio ‘Vivo a metà’, a mezzo etichetta Alabianca e distribuzione Warner Music. Un progetto ricco di emozioni e sentimenti?
‘’Sì, suoni e vibrazioni che raccontano la vita a 360° dei ragazzi di oggi. Nel mio nuovo disco ci sono sogni, speranze, amori e anche delusioni. Proprio a quest’ultime ho dato molta importanza perché le ritengo la vera motivazione, la vera spinta che mi ha portato fino a qui, senza cedere mai. Odio “piangermi addosso”. Le delusioni accumulandosi possono scatenare forze incredibili’’.
Ci racconti cos’e' accaduto in questi anni e come è nato questo disco?
‘’Sono diventato un uomo. Ho preso a pugni le mie fragilità e le ho messe di fronte alla realtà. Ora ho sicuramente spalle più grandi e pronte ad affrontare la vita. I 9 brani sono nati così, raccontando quello che ho vissuto, quello che ho ascoltato…quello che ho visto guardandomi intorno. Ho dato voce alle mie emozioni’’.
Dopo l’esperienza ad Amici, hai creduto che la tua vita potesse avere una svolta e avere successo come altri cantanti che escono dai talent?
‘’Partecipare ad un talent non cambia la vita, anzi, te la confonde. Sono fatalista, credo che tutto sia già stato scritto. Doveva andare così come del resto è andata un po’ tutta la mia vita. Già dai tempi della scuola, non sono mai stato un velocista. Le mie soddisfazioni me le sono prese sempre sulla distanza. La strada è ancora lunga.
Oggi il mondo, non solo della musica, è pieno di velocisti, pochi fondisti’’.
Che ricordi hai dell’esperienza all’interno della scuola?
‘’Nonostante non l’abbia vissuta benissimo, nel senso che mi ero immaginato tutto diversamente (non mi riferisco al risultato finale, ma all’andamento della trasmissione in generale) ho ricordi splendidi. Tutti gli attimi che al momento sembravano inutili, per la maggior parte quando avevamo l’impressione che si spegnessero le telecamere, sono adesso i più forti, i più vivi nella memoria’’.
Chi ha creduto insieme a te in questo progetto?
‘’La mia famiglia, la mia compagna che spero diventi presto la mia nuova famiglia, la mia produttrice, un mio grande amico che nel periodo peggiore ha ascoltato un mio brano “Vivo a metà” e gli si è accesa una luce negli occhi, supplicandomi di fare un ultimo tentativo. Poi devo ringraziare anche Tony Verona, il mio discografico e ovviamente, i Maxisti, ovvero i miei fans. Senza di loro sarei perso’’.
L’affetto e la vicinanza dei fans è sempre stata fondamentale per te?
‘’E’ quello che mi è mancato più di tutto all’interno della trasmissione. Nel 2007 credevo di avere pochissimi sostenitori, uscendo invece sono stato travolto. E la cosa più bella è che molti mi hanno sostenuto anche nel mio totale silenzio. Hanno aspettato, e non mi hanno mai “abbandonato”, tant’è vero che ho ringraziato pubblicamente nel mio disco tutti loro per l’affetto e il sostegno. Con alcuni siamo diventati addirittura amici’’.
Questo disco va anche contro gli invidiosi che non hanno avuto sempre delle parole ‘dolci’ riguardo il tuo talento…vero?
‘’Ma si, va bene così, non posso piacere a tutti (ndr). Pensa che addirittura stavo sulle scatole alla mia compagna quando mi guardava da casa. Poi per caso ci siamo conosciuti di persona e da 6 anni viviamo felicemente insieme.
L’invidia è un sentimento pericoloso per chi lo vive, non per chi lo subisce.
Cosa ti aspetti dalla gente che ascolterà il tuo album?
‘’Spero solo che lo ascoltino senza alcun pregiudizio’’.
Se dovessi scegliere, con chi ti piacerebbe condividere il palco?
‘’Parlando di musica, lo condividerei un po’ con chiunque, invece parlando di collaborazioni ho scritto un brano con la mia compagna che vorrei dare ad Alessandra Amoroso. Poi mi piacerebbe fare un featuring con Fibra e con Moreno. Mentre con Marco Mengoni e con Giuliano Sangiorgi mi piacerebbe duettare. Ma il sogno in assoluto sarebbe condividere anche un secondo di musica con Vasco e con Liga, insieme’’.
Distribuito dalla Warner Music, il primo progetto di Max racconta l’importanza e la grinta nel continuare a credere in se stessi e nei propri sogni, buttando via dubbi, incertezze e delusioni.
‘’Sono 9 brani che racchiudono tutto me stesso, quello che ho vissuto e che ho ascoltato’’, ci racconta Max, felicemente fidanzato e futuro alle nozze con la sua compagna.
E’ uscito il tuo disco d’esordio ‘Vivo a metà’, a mezzo etichetta Alabianca e distribuzione Warner Music. Un progetto ricco di emozioni e sentimenti?
‘’Sì, suoni e vibrazioni che raccontano la vita a 360° dei ragazzi di oggi. Nel mio nuovo disco ci sono sogni, speranze, amori e anche delusioni. Proprio a quest’ultime ho dato molta importanza perché le ritengo la vera motivazione, la vera spinta che mi ha portato fino a qui, senza cedere mai. Odio “piangermi addosso”. Le delusioni accumulandosi possono scatenare forze incredibili’’.
Ci racconti cos’e' accaduto in questi anni e come è nato questo disco?
‘’Sono diventato un uomo. Ho preso a pugni le mie fragilità e le ho messe di fronte alla realtà. Ora ho sicuramente spalle più grandi e pronte ad affrontare la vita. I 9 brani sono nati così, raccontando quello che ho vissuto, quello che ho ascoltato…quello che ho visto guardandomi intorno. Ho dato voce alle mie emozioni’’.
Dopo l’esperienza ad Amici, hai creduto che la tua vita potesse avere una svolta e avere successo come altri cantanti che escono dai talent?
‘’Partecipare ad un talent non cambia la vita, anzi, te la confonde. Sono fatalista, credo che tutto sia già stato scritto. Doveva andare così come del resto è andata un po’ tutta la mia vita. Già dai tempi della scuola, non sono mai stato un velocista. Le mie soddisfazioni me le sono prese sempre sulla distanza. La strada è ancora lunga.
Oggi il mondo, non solo della musica, è pieno di velocisti, pochi fondisti’’.
Che ricordi hai dell’esperienza all’interno della scuola?
‘’Nonostante non l’abbia vissuta benissimo, nel senso che mi ero immaginato tutto diversamente (non mi riferisco al risultato finale, ma all’andamento della trasmissione in generale) ho ricordi splendidi. Tutti gli attimi che al momento sembravano inutili, per la maggior parte quando avevamo l’impressione che si spegnessero le telecamere, sono adesso i più forti, i più vivi nella memoria’’.
La copertina del primo album di Max ,'Vivo a metà' |
‘’La mia famiglia, la mia compagna che spero diventi presto la mia nuova famiglia, la mia produttrice, un mio grande amico che nel periodo peggiore ha ascoltato un mio brano “Vivo a metà” e gli si è accesa una luce negli occhi, supplicandomi di fare un ultimo tentativo. Poi devo ringraziare anche Tony Verona, il mio discografico e ovviamente, i Maxisti, ovvero i miei fans. Senza di loro sarei perso’’.
L’affetto e la vicinanza dei fans è sempre stata fondamentale per te?
‘’E’ quello che mi è mancato più di tutto all’interno della trasmissione. Nel 2007 credevo di avere pochissimi sostenitori, uscendo invece sono stato travolto. E la cosa più bella è che molti mi hanno sostenuto anche nel mio totale silenzio. Hanno aspettato, e non mi hanno mai “abbandonato”, tant’è vero che ho ringraziato pubblicamente nel mio disco tutti loro per l’affetto e il sostegno. Con alcuni siamo diventati addirittura amici’’.
Questo disco va anche contro gli invidiosi che non hanno avuto sempre delle parole ‘dolci’ riguardo il tuo talento…vero?
‘’Ma si, va bene così, non posso piacere a tutti (ndr). Pensa che addirittura stavo sulle scatole alla mia compagna quando mi guardava da casa. Poi per caso ci siamo conosciuti di persona e da 6 anni viviamo felicemente insieme.
L’invidia è un sentimento pericoloso per chi lo vive, non per chi lo subisce.
Cosa ti aspetti dalla gente che ascolterà il tuo album?
‘’Spero solo che lo ascoltino senza alcun pregiudizio’’.
Se dovessi scegliere, con chi ti piacerebbe condividere il palco?
‘’Parlando di musica, lo condividerei un po’ con chiunque, invece parlando di collaborazioni ho scritto un brano con la mia compagna che vorrei dare ad Alessandra Amoroso. Poi mi piacerebbe fare un featuring con Fibra e con Moreno. Mentre con Marco Mengoni e con Giuliano Sangiorgi mi piacerebbe duettare. Ma il sogno in assoluto sarebbe condividere anche un secondo di musica con Vasco e con Liga, insieme’’.