di Luca Losito - Dalla “fatal Verona” sono trascorsi poco più di 7 giorni, eppure, in casa Milan tira tutta un'altra aria. Entusiasmo. Una parola sconosciuta ormai dalle parti di Milanello, soprattutto dopo la tragica estate degli addii, quella del 2012, in cui tra i tanti senatori lasciarono i rossoneri anche i fenomeni Ibra e Thiago Silva. Da allora, con pazienza, Allegri e Galliani hanno ricostruito una creatura che oggi comincia a far paura. Il 3-1 al Cagliari è il preludio dell'acquisto di Kakà, che con gli altri assi rossoneri formerà un attacco brillante, ma occhio al possibile colpaccio finale in difesa, che impreziosirebbe definitivamente la rosa milanista.
Continuano le incertezze sul modulo, 4-3-1-2 o 4-3-3, questo è il dilemma, anche se l'impressione è che il modulo utilizzato col Psv dia maggiore solidità alla squadra. Si vedrà, in casa rossonera è tempo di esperimenti, un po' come quello azzeccato su Robinho: il brasiliano sblocca il match all'8', beneficiando di un assist perfetto di Balotelli e premiando la scelta di Max che l'aveva preferito allo scalpitante El Shaarawy. Passano i minuti, i rossoneri macinano gioco ed occasioni, e al 31' raddoppiano: bolide di SuperMario respinto alla meno peggio da Agazzi, Mexes si fionda sulla respinta e sigla il 2-0. Tutto perfetto, euforia sugli spalti, ma è ancora la retroguardia a ricordare i limiti di questo Milan: Sau, con un gran gol, approfitta di una palla persa maldestramente dai rossoneri e firma il 2-1. Il primo tempo termina senza altri sussulti.
Nella ripresa il Cagliari prova a pungere, mettendo in apprensione la retroguardia milanista con il frizzante Nainggolan. La squadra di Allegri soffre, non troppo a dire il vero, e al 62' chiude definitivamente i conti: SuperMario, dopo aver inventato i primi due gol, trova anche la gioia personale con una sassata in piena area. E' il colpo che fa scorrere anticipatamente i titoli di coda sul match. Da segnalare l'esordio positivo di Matri, e qualche altro buono spunto degli avanti rossoneri. Alla fine, il risultato sembra “accontentare” anche i sardi, che in alcuni momenti della partita hanno persino temuto la goleada.
Il 3-1 sul Cagliari è il viatico migliore prima della sosta, in nottata è giunta anche l'ufficialità del ritorno di Kakà e ora si spera nel botto finale firmato Galliani. Tutti gli indizi portano ad Astori, ieri “casualmente” in panchina nella sfida di San Siro, l'ad rossonero farà il possibile per strappare a Cellino il gioiello che completerebbe al meglio la rosa di Allegri. Non sappiamo ancora se il cagliaritano diventerà rossonero in queste ultime febbrili ore di mercato, ma di sicuro adesso il tecnico rossonero dispone di giocatori importanti per ripresentare un Milan ben più ambizioso dopo la sosta. La Serie A è avvisata.
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