di Luca Losito - La cura, probabilmente, non è stata esattamente la Champions o, per lo meno, non solo quella. Il Milan c'ha messo del suo, il pubblico pure. Allegri, a ragion veduta, è tornato sui suoi passi riponendo il 4-3-1-2 e riproponendo il collaudato 4-3-3 con le inedite ali d'attacco Birsa e Balotelli. Di sicuro SuperMario rende molto più al centro dell'attacco, ma vista la penuria di giocatori ebbene che si adatti anche a questo inedito ruolo. Alla fine, dopo 90' di sofferenza, il Milan vede premiata la propria caparbietà . Il cammino in Champions comincia al meglio.
Nel primo tempo poche occasioni, il Celtic usufruisce di una punizione a due in area regalata da Abbiati e non sfruttata da Stokes (17") mentre il Milan riesce ad impensierire Forster con una conclusione al volo di Balotelli al 4' e un colpo di testa di Matri da buona posizione al 21'. Poi occasioni per Nocerino, Balotelli e Muntari. Il Celtic resiste, si va al riposo sullo 0-0.
Ad inizio ripresa il momento più difficile: al 6" Samaras va via in dribbling a tre uomini e sfiora il gol dalla distanza, il greco ci riprova al 16" e al 19" ma non riesce mai a centrare la porta. Dalla parte opposta l"occasione migliore capita sulla testa di Muntari, che raccoglie un cross di Zapata dalla sinistra ma mette alto. Allegri prova a dare maggiore vivacità inserendo Emanuelson per Birsa, ma deve ringraziare prima De Jong (23'), autore di uno straordinario recupero su Brown, e poi la traversa al 35" sulla punizione velenosa di Stokes. La partita sembra avviarsi verso lo 0-0, tra qualche fischio del pubblico, tanti errori e una certa apatia in campo. A sbloccare la situazione al 37' è un tiro dalla distanza di Zapata deviato dall'incolpevole Izaguirre alle spalle di Forster. La rete sblocca i rossoneri, che poco dopo raddoppiano: bolide di Balotelli su punizione, Forster devia come può e Muntari segna su respinta. Finisce così.
2-0, prima vittoria in Champions per un Milan ancora da plasmare e riassestare. Intanto, il successo infonde fiducia e morale alla decimata truppa di Allegri. Ora la testa va inevitabilmente al campionato, perché la prossima avversaria che calcherà il prato di San Siro sarà quel Napoli che domina la Serie A e che al San Paolo ha appena asfaltato i vicecampioni d'Europa. Vi pare poco.
Nel primo tempo poche occasioni, il Celtic usufruisce di una punizione a due in area regalata da Abbiati e non sfruttata da Stokes (17") mentre il Milan riesce ad impensierire Forster con una conclusione al volo di Balotelli al 4' e un colpo di testa di Matri da buona posizione al 21'. Poi occasioni per Nocerino, Balotelli e Muntari. Il Celtic resiste, si va al riposo sullo 0-0.
Ad inizio ripresa il momento più difficile: al 6" Samaras va via in dribbling a tre uomini e sfiora il gol dalla distanza, il greco ci riprova al 16" e al 19" ma non riesce mai a centrare la porta. Dalla parte opposta l"occasione migliore capita sulla testa di Muntari, che raccoglie un cross di Zapata dalla sinistra ma mette alto. Allegri prova a dare maggiore vivacità inserendo Emanuelson per Birsa, ma deve ringraziare prima De Jong (23'), autore di uno straordinario recupero su Brown, e poi la traversa al 35" sulla punizione velenosa di Stokes. La partita sembra avviarsi verso lo 0-0, tra qualche fischio del pubblico, tanti errori e una certa apatia in campo. A sbloccare la situazione al 37' è un tiro dalla distanza di Zapata deviato dall'incolpevole Izaguirre alle spalle di Forster. La rete sblocca i rossoneri, che poco dopo raddoppiano: bolide di Balotelli su punizione, Forster devia come può e Muntari segna su respinta. Finisce così.
2-0, prima vittoria in Champions per un Milan ancora da plasmare e riassestare. Intanto, il successo infonde fiducia e morale alla decimata truppa di Allegri. Ora la testa va inevitabilmente al campionato, perché la prossima avversaria che calcherà il prato di San Siro sarà quel Napoli che domina la Serie A e che al San Paolo ha appena asfaltato i vicecampioni d'Europa. Vi pare poco.
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