Milan, l'eroe che non ti aspetti: Birsa stende la Samp, ma la strada è ancora lunga

di Luca Losito - Come un fulmine a ciel sereno, così la saetta di Birsa ad inizio ripresa ha riacceso i motori ad un Milan decisamente ingolfato, riavviandone la corsa in campionato. Con tante assenze illustri, ecco l'eroe che non ti aspetti: lo sloveno decide la gara e mette tutti d'accordo, almeno per la sfida alla Samp. La porta di Abbiati resta finalmente inviolata, ma va sottolineata la svolta tattica di Allegri: si è passati ad un 4-3-2-1, un albero di Natale di ancelottiana memoria, che somiglia molto più al bistrattato 4-3-3 che al perforabile 4-3-1-2 delle ultime giornate.

La gara nel primo tempo è molto noiosa, i ritmi sono blandi, le occasioni tardano ad arrivare. Birsa e Robinho provano ad illuminare, ma la sensazione è che predichino nel deserto, con un Matri sempre più smarrito. Da segnalare lo spettacolare tiro al volo di Constant, che termina fuori di poco. Poi, su corner, la retroguardia rossonera concede la “solita” palla-gol: Zapata si perde Costa, già giustiziere dei rossoneri 12 mesi fa su situazione identica, ma il difensore doriano di testa manda a lato di pochissimo. Non accade molto altro, San Siro fischia a fine primo tempo.

Nella ripresa, invece, la musica cambia immediatamente: il Milan sfonda con Birsa, ben imbeccato da Robinho, bravo ad indovinare l'angolino dal limite dell'area. Lo sloveno è scatenato, ci riprova da fuori 2 minuti dopo ma Da Costa respinge favorendo però Zaccardo, il quale pesca Robinho che tutto solo fallisce incredibilmente il raddoppio. Passa qualche minuto e Matri, non contento dei tanti errori fatti a Bologna, si divora un altro gol a tu per tu col portiere doriano. La Samp prova a reagire, ma di fatto i rossoneri non rischiano nulla. Anzi, nel finale, Niang sfiora il raddoppio con una prepotente azione personale.

Il Milan conquista, dunque, tre punti preziosissimi per iniziare la risalita. Ad Allegri adesso è chiaro che bisogna accantonare il farraginoso 4-3-1-2, davvero troppi i 10 gol subiti in 4 partite. In Italia l'equilibrio della squadra è decisivo, lo dimostra il profilo tattico molto prudente di tutte le attuali protagoniste della Serie A. I rossoneri prendono appunti.

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