L'ira di Napolitano, "assurdo evocare colpo di Stato". Letta, "Italia umiliata. Pronto a verifica di Governo"

STATI UNITI - ''Un'umiliazione per l'Italia'': così il premier Enrico Letta ha commentato gli ultimi sviluppi politici a Roma mentre ieri si trovava all'Onu per il suo intervento. "Domani appena atterrato a Roma - ha aggiunto - mi reco da Napolitano per un chiarimento su come andare avanti".

''Voglio che il chiarimento avvenga davanti ai cittadini italiani, non in stanze chiuse. Ognuno si deve assumere le sue responsabilità'': ha aggiunto il premier.
L'IRA DI NAPOLITANO - L'ira del Quirinale sul Pdl, dopo la minaccia di dimissioni in massa annunciata dal partito, in caso di decadenza di Berlusconi. In una nota, si giudica assurdo evocare un Colpo di Stato. 'Non occorre neppure rilevare la gravità e assurdità dell'evocare una "operazione eversiva" in atto contro il leader del PdL - si afferma -. L'applicazione di una sentenza di condanna definitiva, inflitta secondo le norme del nostro ordinamento giuridico per fatti specifici di violazione della legge, è dato costitutivo di qualsiasi Stato di diritto''.  E si aggiunge: "C'è ancora tempo, e mi auguro se ne faccia buon uso, per trovare il modo di esprimere - se è questa la volontà dei parlamentari del PdL - la loro vicinanza politica e umana al Presidente del PdL, senza mettere in causa il pieno svolgimento delle funzioni dei due rami del Parlamento".

Intanto il premier Enrico Letta ha fatto sapere ai gruppi dei partiti che sostengono l'esecutivo che al suo rientro a Roma da New York e' intenzionato a chiedere una immediata verifica di governo.

+ Pdl inizia raccolta firme per dimissioni

"L'orientamento assunto ieri sera dall'Assemblea dei gruppi parlamentari del PdL - sostiene ancora Napolitano - non è stato formalizzato in un documento conclusivo reso pubblico e portato a conoscenza dei Presidenti delle Camere e del Presidente della Repubblica. Ma non posso egualmente che definire inquietante l'annuncio di dimissioni in massa dal Parlamento - ovvero di dimissioni individuali, le sole presentabili - di tutti gli eletti nel PdL".  "Ciò configurerebbe infatti l'intento, o produrrebbe l'effetto, di colpire alla radice la funzionalità delle Camere. Non meno inquietante - aggiunge Il Capo dello Stato - sarebbe il proposito di compiere tale gesto al fine di esercitare un'estrema pressione sul Capo dello Stato per il più ravvicinato scioglimento delle Camere".
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Allarme del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dopo la minaccia di dimissioni in massa annunciata dal Pdl, in caso di decadenza di Berlusconi. 'Verifichero' le conclusioni dell'assemblea': aveva affermato già ieri il Capo dello Stato. Oggi ha disertato un convegno in programma questa mattina: 'Ieri sera - ha detto - è capitato un fatto politico improvviso cui debbo dedicare oggi tutta la mia attenzione. Da Pdl fatto istituzionale inquietante cui devo dedicare tutta la mia attenzione'. Napolitano era atteso ad un incontro al Senato su De Gasperi.

BONDI, NAPOLITANO AVREBBE DOVUTO ASCOLTARE PRESIDENTI GRUPPI PARLAMENTARI - Napolitano "avrebbe dovuto ascoltare personalmente i Presidenti dei nostri gruppi parlamentari. Se lo avesse fatto, prima di rendere pubbliche dichiarazioni che suonano inevitabilmente come giudizi di carattere politico, avrebbe potuto riconoscere l'alto valore istituzionale, politico e etico del nostro gesto". Lo afferma Sandro Bondi.

QUAGLIARIELLO, DIMISSIONI NON SI ANNUNCIANO - "Le dimissioni si danno e non si annunciano". Il ministro per le riforme Gaetano Quagliariello risponde così alla domanda su come commentasse le dimissioni di massa annunciate ieri dal Pdl e il fatto che Napolitano abbia definito questo episodio "istituzionalmente inquietante". "Ieri comunque non abbiamo votato alcuna dimissione".

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto