di Stella Dibenedetto - La Nazionale Italiana di Cesare Prandelli non manca l’appuntamento con la storia e batte in rimonta la Repubblica Ceca conquistando così per la prima volta nella sua storia, con due turni d’anticipo, la qualificazione ai Mondiali 2014, in Brasile. Gli Azzurri prendono la strada più tortuosa andando in svantaggio ma recuperano con Chiellini e Balotelli festeggiando nel modo migliore le 136 presenze in azzurro di Gigi Buffon.
In uno Juventus Stadium addobbato a festa per la grande occasione, l’Italia comincia bene con De Rossi dietro e il solo Balotelli, subito pericoloso, con Candreva e Giaccherini a sostegno. Ad andare in vantaggio, però, è la Repubblica Ceca con Kozak che, solo a centroarea, trafigge Buffon. Prandelli cambia passando alla difesa a 4 e spostando De Rossi al centro con Pirlo e Montolivo. Sui piedi di Balotelli arrivano diversi palloni ma SuperMario sciupa più volte come quando, sulla papera di Cech, ha il riflesso giusto ma il suo tap in finisce fuori.
Ed è qui che accade la cosa più bella della serata: il pubblico di Torino è tutto con Balotelli e per incoraggiarlo intona il coro “Mario, Mario”. Ad inizio ripresa, fuori Giaccherini a cui verrà riscontrata una contrattura e dentro Osvaldo. L’Italia cambia faccia e comincia a far paura alla Repubblica Ceca. Gli Azzurri collezionano calci d’angolo che si rivelano preziosi quando Chiellini svetta più in alto di tutto e trafigge Cech per l’1-1.
Passano tre minuti e l’Italia passa in vantaggio grazie ad un calcio di rigore: intervento ingenuo di Gebreselassie su Balotelli in area. Dal dischetto, SuperMario non sbaglia e, implacabile come sempre, porta l’Italia ai Mondiali. I ragazzi di Prandelli controllano la partita. Pasqual, autore di una buona prova, esce in barella sanguinante alla testa dopo aver ricevuto una gomitata da Kozak. La partita finisce qui e l’Italia vola in Brasile con due turni d’anticipo. Cosa mai riuscita prima!
In uno Juventus Stadium addobbato a festa per la grande occasione, l’Italia comincia bene con De Rossi dietro e il solo Balotelli, subito pericoloso, con Candreva e Giaccherini a sostegno. Ad andare in vantaggio, però, è la Repubblica Ceca con Kozak che, solo a centroarea, trafigge Buffon. Prandelli cambia passando alla difesa a 4 e spostando De Rossi al centro con Pirlo e Montolivo. Sui piedi di Balotelli arrivano diversi palloni ma SuperMario sciupa più volte come quando, sulla papera di Cech, ha il riflesso giusto ma il suo tap in finisce fuori.
Ed è qui che accade la cosa più bella della serata: il pubblico di Torino è tutto con Balotelli e per incoraggiarlo intona il coro “Mario, Mario”. Ad inizio ripresa, fuori Giaccherini a cui verrà riscontrata una contrattura e dentro Osvaldo. L’Italia cambia faccia e comincia a far paura alla Repubblica Ceca. Gli Azzurri collezionano calci d’angolo che si rivelano preziosi quando Chiellini svetta più in alto di tutto e trafigge Cech per l’1-1.
Passano tre minuti e l’Italia passa in vantaggio grazie ad un calcio di rigore: intervento ingenuo di Gebreselassie su Balotelli in area. Dal dischetto, SuperMario non sbaglia e, implacabile come sempre, porta l’Italia ai Mondiali. I ragazzi di Prandelli controllano la partita. Pasqual, autore di una buona prova, esce in barella sanguinante alla testa dopo aver ricevuto una gomitata da Kozak. La partita finisce qui e l’Italia vola in Brasile con due turni d’anticipo. Cosa mai riuscita prima!
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