BARI - "La nomina del nuovo direttore della SIN SpA non è il segnale che ci attendevamo e che, più in generale, si aspettava il mondo agricolo. Nominare al vertice di un organismo così complesso e delicato il responsabile della segreteria del Ministro dell’Agricoltura non è scelta di responsabilità”. Commenta così il Sen. Dario Stefano, componente della Commissione Agricoltura del Senato, l'indicazione di Antonio Tozzi al vertice del Sistema Informativo nazionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura.
“ Il mondo agricolo attendeva la nuova nomina – prosegue - quale prima risposta per la soluzione dei gravi problemi dell’organismo pagatore AGEA e che tanta parte hanno anche nell'affaticamento dei processi di spesa delle risorse comunitarie in quelle Regioni che non hanno organismo pagatore proprio”
"Naturalmente non è un giudizio sulla persona - sottolinea Stefàno - ma sarebbe stato più ragionevole indirizzare la scelta sulla traccia della provata competenza e professionalità nel settore, per accompagnare la società, in questa fase complicata, sul cammino della riorganizzazione, attraverso l'eliminazione delle inefficienze e dei costi eccessivi che si sono manifestati nella gestione della struttura. Un significativo cambio di marcia, insomma, che portasse alla rivisitazione del modello organizzativo per renderlo più efficiente, meglio rispondente e funzionale alle attività proprie di AGEA."
"Valuterò le opportune iniziative in sede parlamentare - conclude il senatore Stefàno - poiché la scelta non è in linea con il cambiamento auspicato".
“ Il mondo agricolo attendeva la nuova nomina – prosegue - quale prima risposta per la soluzione dei gravi problemi dell’organismo pagatore AGEA e che tanta parte hanno anche nell'affaticamento dei processi di spesa delle risorse comunitarie in quelle Regioni che non hanno organismo pagatore proprio”
"Naturalmente non è un giudizio sulla persona - sottolinea Stefàno - ma sarebbe stato più ragionevole indirizzare la scelta sulla traccia della provata competenza e professionalità nel settore, per accompagnare la società, in questa fase complicata, sul cammino della riorganizzazione, attraverso l'eliminazione delle inefficienze e dei costi eccessivi che si sono manifestati nella gestione della struttura. Un significativo cambio di marcia, insomma, che portasse alla rivisitazione del modello organizzativo per renderlo più efficiente, meglio rispondente e funzionale alle attività proprie di AGEA."
"Valuterò le opportune iniziative in sede parlamentare - conclude il senatore Stefàno - poiché la scelta non è in linea con il cambiamento auspicato".