FRANCAVILLA FONTANA (BR) - Si è svolta in questi giorni, nella città di Francavilla Fontana, la cerimonia di premiazione della XXIV Estemporanea di pittura della Casaccia con il tema dal titolo “Francavilla tra storia e leggenda al centro della Terra d'Otranto”. Questa estemporanea è stata patrocinata dalla Regione Puglia Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo, dalla Città di Francavilla Fontana, da Puglia Promozione, dalla Camera di Commercia di Brindisi e dal Cna Brindisi. A vincere questa edizione la pittrice Elia Desiati con l'opera “Sacri ricordi”.
La giuria composta dal Maestro Antonio Pugliese, dal Maestro Agathos e dal professore e scrittore Cosimo Tardio, all'unanimità ha valutato l'opera della Desiati come vincitrice assoluta, con la seguente motivazione: “Trasognato sguardo al femminile, fanciullesco candore ad intercettare un lontano riverbero della memoria…. Come un racconto che torna da lontano, “nu cuntu ti ‘nna vota”. Una bambina che esibisce l’icona bizantina, filigrana di leggende e storia, creatura dipinta in un tenero biancore. Storia che intenerisce e che si riconnette al passato. E va verso il futuro”.
Sul secondo gradino del podio si è posizionata l'artista di Lequile Milena Guarascio, con l'opera “Ombre, riflessi e presenze” con la seguente motivazione: "Sguardo che sfugge, evanescente figura tra i balconi di un palazzo, anch’esso fantasma e sfumato, a perdersi nella memoria degli Imperiali. Divenuto corposo per il suo apparire con doviziosa forza dell’immaginazione, di chi ama inseguire a tutt’oggi la coltre anche fantastica che si adagia sulla storia di “Francaidda”.
Il premio speciale della giuria è stato assegnato all'artista di Gagliano del Capo Francesco Melcarne Casi per la sua opera “Via alle gesta dispettose!” per la costruzione dell'opera che: "E’ un palcoscenico, teatro beffardo e metafisico, un folletto nelle sembianze del nostro Lauru. Disegno in un fulgore mediterraneo simboli e allegorie di una città anche lunare nella quale solo il folletto sembra apporre sulla terra, in controcanto una luce che illumini per gli uomini con la stessa intensità che la luna rovescia sulla città degli Imperiali".
Unanimi i consensi sul valore della manifestazione incentrata sulla valorizzazione delle storie e le leggende della città di Francavilla ed al contempo strumento per decine di artisti provenienti da ogni angolo della Puglia per esprimere il proprio talento.
La graduatoria stilata dalla giuria ha visto l’assegnazione di altri tre premi acquisto e sei segnalazioni con targa e coppa. Il quarto premio è stato vinto dall’artista di Casamassima Laura Castellano, il quinto dall’artista mesagnese Antonietta Devicienti, il sesto dall'artista di Castellaneta Fabio Castellaneta. Le coppe sono state assegnate a Tommaso Tedesco e Giovanni Taurisano, mentre le targhe sono state vinte da Valentina Leo, Antonio Tafuro, Mariagrazia Magli e Andrea Cinieri. Tre targhe dell'associazione Zeusi di Avellino sono state assegnate dal maestro Antonio Pugliese a Rosa Lauro, Remo Rega e Vincenza Schiavoni.
Durante la cerimonia di premiazione, infine, ha preso la parola anche la giornalista RAI Tiziana Grassi che ha testimoniato il momento difficile che stanno vivendo due realtà come Taranto e L'Aquila e del progetto nato per aiutarle a passare “la notte” e poter guardare con fiducia al futuro.
Daniele Martini
La giuria composta dal Maestro Antonio Pugliese, dal Maestro Agathos e dal professore e scrittore Cosimo Tardio, all'unanimità ha valutato l'opera della Desiati come vincitrice assoluta, con la seguente motivazione: “Trasognato sguardo al femminile, fanciullesco candore ad intercettare un lontano riverbero della memoria…. Come un racconto che torna da lontano, “nu cuntu ti ‘nna vota”. Una bambina che esibisce l’icona bizantina, filigrana di leggende e storia, creatura dipinta in un tenero biancore. Storia che intenerisce e che si riconnette al passato. E va verso il futuro”.
Sul secondo gradino del podio si è posizionata l'artista di Lequile Milena Guarascio, con l'opera “Ombre, riflessi e presenze” con la seguente motivazione: "Sguardo che sfugge, evanescente figura tra i balconi di un palazzo, anch’esso fantasma e sfumato, a perdersi nella memoria degli Imperiali. Divenuto corposo per il suo apparire con doviziosa forza dell’immaginazione, di chi ama inseguire a tutt’oggi la coltre anche fantastica che si adagia sulla storia di “Francaidda”.
Il premio speciale della giuria è stato assegnato all'artista di Gagliano del Capo Francesco Melcarne Casi per la sua opera “Via alle gesta dispettose!” per la costruzione dell'opera che: "E’ un palcoscenico, teatro beffardo e metafisico, un folletto nelle sembianze del nostro Lauru. Disegno in un fulgore mediterraneo simboli e allegorie di una città anche lunare nella quale solo il folletto sembra apporre sulla terra, in controcanto una luce che illumini per gli uomini con la stessa intensità che la luna rovescia sulla città degli Imperiali".
Unanimi i consensi sul valore della manifestazione incentrata sulla valorizzazione delle storie e le leggende della città di Francavilla ed al contempo strumento per decine di artisti provenienti da ogni angolo della Puglia per esprimere il proprio talento.
La graduatoria stilata dalla giuria ha visto l’assegnazione di altri tre premi acquisto e sei segnalazioni con targa e coppa. Il quarto premio è stato vinto dall’artista di Casamassima Laura Castellano, il quinto dall’artista mesagnese Antonietta Devicienti, il sesto dall'artista di Castellaneta Fabio Castellaneta. Le coppe sono state assegnate a Tommaso Tedesco e Giovanni Taurisano, mentre le targhe sono state vinte da Valentina Leo, Antonio Tafuro, Mariagrazia Magli e Andrea Cinieri. Tre targhe dell'associazione Zeusi di Avellino sono state assegnate dal maestro Antonio Pugliese a Rosa Lauro, Remo Rega e Vincenza Schiavoni.
Durante la cerimonia di premiazione, infine, ha preso la parola anche la giornalista RAI Tiziana Grassi che ha testimoniato il momento difficile che stanno vivendo due realtà come Taranto e L'Aquila e del progetto nato per aiutarle a passare “la notte” e poter guardare con fiducia al futuro.
Daniele Martini
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