di Mario Contino, fondatore del GHP - La cittadina di Otranto è forse la più meridionale d’Italia, un antico borgo posto nell’estremo Sud del Salento. Numerosissime sono le leggende che circondano questo luogo e la sua fondazione, io parlerò delle due più affascinanti: La leggenda della conversione al Cristianesimo degli abitanti del luogo e la leggenda degli ottocento Martiri e del cavaliere senza testa.
Inizialmente Otranto era una cittadina di religione pagana, gli abitanti adoravano gli stessi Dei che si adoravano a Roma. Era usanza, in onore degli Dei romani, festeggiare con fuochi e giochi in diversi periodi dell’anno, durante una di queste ricorrenze gli abitanti erano soliti saltare su falò accesi per le vie della città . Mentre incombevano i festeggiamenti, un incendio si propagò in un abitazione ed in breve passò da una casa all’altra fino ad incendiare quasi tutta la città . Dal mare arrivò un vecchio viaggiatore dall’aria insolitamente tranquilla che si avvicinò all’incendio e pregando gli ordinò di estinguersi. L’incendio si arrestò all’istante e gli abitanti si avvicinarono all'uomo ringraziando lui e gli Dei, a quel punto l’anziano rivelò la sua identità , era l’apostolo Pietro e parlò loro di Gesù convertendoli in quella stessa sera.
L’altra leggenda è collegata a questa in quanto dimostra la successiva grande fede dei cittadini di questa città .
Nell’estate del 1480 le truppe Saracene assediarono la cittadina di Otranto con un imponente attacco che partì dal mare per poi proseguire sulla terraferma. Dopo una sanguinosa battaglia, le truppe nemiche ebbero la meglio sui soldati Cristiani e conquistarono la città . I soldati sconfitti rifiutarono la conversione e non rinnegarono mai la loro grande fede, furono tutti uccisi per decapitazione, ancora oggi le loro ossa ed i loro teschi si possono vedere all’interno di apposite teche poste nella Cattedrale di Otranto.
A questa violenta guerra, prese parte il Conte di Conversano: Giulio Antonio Acquaviva. Luogotenente del Re di Napoli “Alfonso d’Aragona” ed abilissimo spadaccino, fece numerose vittime tra le fila nemiche, fu decapitato mentre correva in sella al suo possente destriero e la leggenda vuole che continuò a combattere perfino dopo la decapitazione continuando a mietere vittime. Il suo cavallo trasportò poi il suo cadavere al Castello di Sternatia dove il cavaliere cadde al suolo, questa volta per sempre. Oggi sono molti coloro che parlano dell’apparizione di un cavaliere senza testa in groppa ad un possente cavallo che agita in aria la sua spada, le apparizioni non avverrebbero mai nello stesso punto, quasi come se il Conte fosse in eterna perlustrazione intento a difendere le sue terre.
I misteri di Otranto non finiscono qui, la Cattedrale di questa caotica cittadina nasconde veri e propri enigmi degni di essere menzionati e compresi, per quanto possibile.
La costruzione fu edificata nel 1088 su un tempio preesistente e fu consacrata lo stesso anno, non ha uno stile artistico predominante, risente dello stile bizantino, barocco e gotico. All’interno la struttura si divide in 3 navate ed è presente una spettacolare cripta divisa in 9 navate nella quale si possono ammirare ben 72 colonne in granito con capitelli in vario stile artistico. Particolarità della cripta sono proprio le colonne, sembrerebbe che sia impossibile visualizzarle tutte insieme e quindi provando a contarle da varie angolazioni otterremmo sempre un risultato differente.
All'interno della Sacra struttura è presente il mosaico, intitolato “L’albero della vita”, fu realizzato dal monaco Pantaleone e si compone di oltre 600.000 pezzi di minerale calcareo disposti su una superficie di circa 16 metri.
Al suo interno sembrerebbe mancare ogni riferimento ad immagini o simboli appartenenti al nuovo testamento, sembrano invece presenti alcune immagini che potrebbero rappresentare parti del vecchio testamento, simboli che potrebbero essere interpretati come segni zodiacali o raffigurazioni astratte dei dodici mesi dell’anno, ed altre scene non ancora ben decifrate, quale è il vero messaggio nascosto nel mosaico?
Difficile a dirlo, probabilmente non lo scopriremo mai ma alcune osservazioni lo vorrebbero collegato alla cabala ed ai misteri di quel tipo di studio della Bibbia che vuole lo stesso testo sacro ricco di simboli criptici in grado di svelare addirittura il vero disegno di Dio.
Mistero, leggenda, fede, storia, Otranto è tutto questo e molto altro, si potrebbe restare facilmente rapiti da questo fantastico paesino prigioniero tra un movimentato passato ed un caotico presente.
Inizialmente Otranto era una cittadina di religione pagana, gli abitanti adoravano gli stessi Dei che si adoravano a Roma. Era usanza, in onore degli Dei romani, festeggiare con fuochi e giochi in diversi periodi dell’anno, durante una di queste ricorrenze gli abitanti erano soliti saltare su falò accesi per le vie della città . Mentre incombevano i festeggiamenti, un incendio si propagò in un abitazione ed in breve passò da una casa all’altra fino ad incendiare quasi tutta la città . Dal mare arrivò un vecchio viaggiatore dall’aria insolitamente tranquilla che si avvicinò all’incendio e pregando gli ordinò di estinguersi. L’incendio si arrestò all’istante e gli abitanti si avvicinarono all'uomo ringraziando lui e gli Dei, a quel punto l’anziano rivelò la sua identità , era l’apostolo Pietro e parlò loro di Gesù convertendoli in quella stessa sera.
L’altra leggenda è collegata a questa in quanto dimostra la successiva grande fede dei cittadini di questa città .
Nell’estate del 1480 le truppe Saracene assediarono la cittadina di Otranto con un imponente attacco che partì dal mare per poi proseguire sulla terraferma. Dopo una sanguinosa battaglia, le truppe nemiche ebbero la meglio sui soldati Cristiani e conquistarono la città . I soldati sconfitti rifiutarono la conversione e non rinnegarono mai la loro grande fede, furono tutti uccisi per decapitazione, ancora oggi le loro ossa ed i loro teschi si possono vedere all’interno di apposite teche poste nella Cattedrale di Otranto.
La cripta degli 800 martiri |
I misteri di Otranto non finiscono qui, la Cattedrale di questa caotica cittadina nasconde veri e propri enigmi degni di essere menzionati e compresi, per quanto possibile.
La costruzione fu edificata nel 1088 su un tempio preesistente e fu consacrata lo stesso anno, non ha uno stile artistico predominante, risente dello stile bizantino, barocco e gotico. All’interno la struttura si divide in 3 navate ed è presente una spettacolare cripta divisa in 9 navate nella quale si possono ammirare ben 72 colonne in granito con capitelli in vario stile artistico. Particolarità della cripta sono proprio le colonne, sembrerebbe che sia impossibile visualizzarle tutte insieme e quindi provando a contarle da varie angolazioni otterremmo sempre un risultato differente.
All'interno della Sacra struttura è presente il mosaico, intitolato “L’albero della vita”, fu realizzato dal monaco Pantaleone e si compone di oltre 600.000 pezzi di minerale calcareo disposti su una superficie di circa 16 metri.
Al suo interno sembrerebbe mancare ogni riferimento ad immagini o simboli appartenenti al nuovo testamento, sembrano invece presenti alcune immagini che potrebbero rappresentare parti del vecchio testamento, simboli che potrebbero essere interpretati come segni zodiacali o raffigurazioni astratte dei dodici mesi dell’anno, ed altre scene non ancora ben decifrate, quale è il vero messaggio nascosto nel mosaico?
Difficile a dirlo, probabilmente non lo scopriremo mai ma alcune osservazioni lo vorrebbero collegato alla cabala ed ai misteri di quel tipo di studio della Bibbia che vuole lo stesso testo sacro ricco di simboli criptici in grado di svelare addirittura il vero disegno di Dio.
Mistero, leggenda, fede, storia, Otranto è tutto questo e molto altro, si potrebbe restare facilmente rapiti da questo fantastico paesino prigioniero tra un movimentato passato ed un caotico presente.