BARI - “Vorrei esprimere un sentimento di preoccupazione su un tema che è stato oggetto della discussione pubblica nella Fiera del levante, che ha attraversato tutta la discussione degli attori sociali e politici fondamentali. Il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha assunto un impegno molto importante qui in Fiera. E noi abbiamo aperto il cuore alla speranza quando abbiamo sentito che il tema che poniamo da tre anni, e cioè il tema della nettizzazione delle quote di cofinanziamento della spesa comunitaria rispetto ai vincoli del patto di stabilità, è un tema vero. Questo significa la possibilità di scongelare miliardi di euro e trasformarli immediatamente in cantieri. Si tratta cioè di dare a noi, che abbiamo quei soldi, la possibilità di spenderli”.
Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola questa mattina a Bari a margine della sottoscrizione dell’accordo con Invitalia per un piano di fattibilità relativo alla privatizzazione della gestione della Fiera del Levante.
“Le parole di Letta sono parole veramente importanti – ha continuato Vendola - però ho la sensazione del gelo quando leggo dei calcoli sbagliati sul rapporto tra debito e Pil, relativamente all’obiettivo della soglia del 3% da portare come un agnello sacrificale ai tecnocrati di Bruxelles. Mi viene il sospetto più che fondato che quelle parole possano restare solo parole”.
Vendola ha poi aggiunto che “per noi, lo sblocco di quelle risorse, è una necessità per costruire le politiche contro la crisi”.
“Il blocco di quel salvadanaio – ha sottolineato il Presidente della Regione - che è il salvadanaio del futuro, che è il gancio con le giovani generazioni, che è la possibilità di aprire i cantieri, inevitabilmente si trasformerà in una concausa dell’aggravarsi della crisi”.
“Per me comunque – ha concluso Vendola - valgono sempre le parole del Presidente del Consiglio Letta. Valgono fino all’ultimo momento utile. Esprimo però la preoccupazione che possano evaporare e sciogliersi come neve al sole”.
“Siamo facendo un’operazione che è il contrario del sud sprecone, cialtrone e del malaffare. Quella di stamattina (accordo con Invitalia ndr) – ha concluso Vendola - è un’operazione evoluta, di cultura della modernità e proprio per questo ci sentiamo autorizzati, dentro questo spirito innovativo e non lamentoso della Regione Puglia, ad alzare quella bandiera della necessità che consiste nell’avere liberate le nostre quote di cofinanziamento, perchè vogliamo spendere quei soldi e vogliamo aprire quei cantieri”.
Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola questa mattina a Bari a margine della sottoscrizione dell’accordo con Invitalia per un piano di fattibilità relativo alla privatizzazione della gestione della Fiera del Levante.
“Le parole di Letta sono parole veramente importanti – ha continuato Vendola - però ho la sensazione del gelo quando leggo dei calcoli sbagliati sul rapporto tra debito e Pil, relativamente all’obiettivo della soglia del 3% da portare come un agnello sacrificale ai tecnocrati di Bruxelles. Mi viene il sospetto più che fondato che quelle parole possano restare solo parole”.
Vendola ha poi aggiunto che “per noi, lo sblocco di quelle risorse, è una necessità per costruire le politiche contro la crisi”.
“Il blocco di quel salvadanaio – ha sottolineato il Presidente della Regione - che è il salvadanaio del futuro, che è il gancio con le giovani generazioni, che è la possibilità di aprire i cantieri, inevitabilmente si trasformerà in una concausa dell’aggravarsi della crisi”.
“Per me comunque – ha concluso Vendola - valgono sempre le parole del Presidente del Consiglio Letta. Valgono fino all’ultimo momento utile. Esprimo però la preoccupazione che possano evaporare e sciogliersi come neve al sole”.
“Siamo facendo un’operazione che è il contrario del sud sprecone, cialtrone e del malaffare. Quella di stamattina (accordo con Invitalia ndr) – ha concluso Vendola - è un’operazione evoluta, di cultura della modernità e proprio per questo ci sentiamo autorizzati, dentro questo spirito innovativo e non lamentoso della Regione Puglia, ad alzare quella bandiera della necessità che consiste nell’avere liberate le nostre quote di cofinanziamento, perchè vogliamo spendere quei soldi e vogliamo aprire quei cantieri”.
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