Ppr, continua iter in Consiglio. Amati, verificare eventuali contraddizioni

BARI - Continua in V commissione consiliare, presieduta da Donato Pentassuglia, la fase di consultazioni sul Piano paesaggistico territoriale della Regione Puglia. Un passaggio utile alla raccolta delle osservazioni che dovranno essere presentate alla Giunta entro il 6 novembre. Ad essere auditi questa mattina, i rappresentanti sindacali di Cisl e Uil, insieme alle associazioni di categoria CNA e ANCI. Pur condividendo in linea di massima gli obiettivi generali del Piano, e cioè “che la Regione adotti uno strumento di programmazione che metta fine agli scempi perpetrati ai danni del territorio pugliese”, la Cisl ha richiamato l’attenzione sul rischio che i vincoli imposti dal Piano “blocchino la realizzazione di opere strategiche, trainanti anche per l’economia”. Anche dal Cna l’invito a far sì che le nuove norme “non danneggino il settore artigiano e le piccole imprese, già in grande sofferenza”, mentre l’Anci ha richiesto “una rimodulazione del Piano per evitare contenziosi giudiziari”. Dalla Uil l’auspicio che il Piano “non diventi un’ennesima autorizzazione amministrativa”.
A margine delle audizioni, su sollecitazione del capogruppo Udc Salvatore Negro, a cui si sono uniti i consiglieri Domi Lanzilotta e Michele Monno, la commissione ha previsto per giovedì 26 un approfondimento sul Piano da parte dell’assessore Barbanente, per consentire ai consiglieri di comprendere l’effettiva applicabilità delle misure. Su proposta del consigliere Fabiano Amati, il presidente Pentassuglia ha inoltre richiesto che gli uffici regionali e le autorità preposte ai diversi piani già vigenti (delle coste, di assetto idrogeologico, dei trasporti, dei rifiuti, di tutela delle acque) producano dei report  per la verifica dell’impatto amministrativo del Piano paesaggistico sugli altri strumenti di programmazione.

Amati: verificare eventuali incoerenze e contraddizioni tra piani regionali - “La V commissione ha accolto la mia proposta di verificare l’impatto amministrativo del Piano paesaggistico sul Piano di assetto idrogeologico, Piano della costa, Piano di tutela delle coste basse, Programma frane e versanti, Piano dei trasporti, Piano di tutela delle acque, Piano d’ambito del servizio idrico integrato, Piano dei rifiuti, Piano regionale delle attività estrattive, Piano energetico ambientale regionale e su tutti i piani e programmi regionali potenzialmente idonei ad interferire con le previsioni del PPTR.”
Lo ha dichiarato il Consigliere regionale Fabiano Amati, al termine dei lavori della V Commissione che ha avviato oggi il programma di audizioni sul Piano paesaggistico.

“Pur riconfermando tutti i problemi in materia di edilizia privata, reputo necessario aprire una grande finestra sul tema delle opere pubbliche e di interesse pubblico al cospetto delle previsioni del Piano paesaggistico. È per questo che avanzato una richiesta di verifica sulla sussistenza di eventuali incoerenze e contraddizioni tra piani regionali, alcuni dello stesso livello del Piano paesaggistico o addirittura sovraordinati, così da evitare che tra qualche mese si possa scoprire che una pianificazione, una programmazione o un'opera si riveli condizionata, o vietata, per il Piano paesaggistico e consentita, o auspicata, per gli altri strumenti di indirizzo generale.

Sono portato a presumere che tale attività sia stata compiuta nel corso della predisposizione del Piano paesaggistico, ciò nonostante è necessario che gli altri assessorati o servizi regionali formalizzino con puntualità la coerenza e compatibilità del Piano paesaggistico con la propria pianificazione settoriale, mettendo tutti nelle condizioni – in caso contrario – di risolvere in questa fase ogni eventuale contrasto o divergenza”.

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