ROMA - Prime crepe nel Pdl dopo l'annuncio di Alfano di dimissioni dei propri ministri: "Silvio Berlusconi è un perseguitato - dice il ministro Beatrice Lorenzin - non giustifico né condivido la linea di chi lo consiglia in queste ore tentano di distruggere tutto quello che Berlusconi ha costruito e rappresentato".
Lorenzin, pur dimettendosi, annuncia che non farà parte di questa FI che "spinge verso una destra radicale". "Io le dimissioni non ho avuto nessuna remora a darle - prosegue - però è evidente che se si fa in una sede in cui a discutere sono alcuni esponenti di un partito, senza il segretario, quel partito è geneticamente modificato: a questa Forza Italia non aderirò"
Rincara il ministro delle Riforme, Gaetano Quagliariello, tra le colombe del Pdl: 'Se ci sarà solo una riedizione di Lotta Continua del centrodestra dice, alludendo, senza nominarla alla nuova Forza Italia - ne prenderò atto e mi dedicherò, magari, a creare il Napoli Club del Salario'.
Lorenzin, pur dimettendosi, annuncia che non farà parte di questa FI che "spinge verso una destra radicale". "Io le dimissioni non ho avuto nessuna remora a darle - prosegue - però è evidente che se si fa in una sede in cui a discutere sono alcuni esponenti di un partito, senza il segretario, quel partito è geneticamente modificato: a questa Forza Italia non aderirò"
Rincara il ministro delle Riforme, Gaetano Quagliariello, tra le colombe del Pdl: 'Se ci sarà solo una riedizione di Lotta Continua del centrodestra dice, alludendo, senza nominarla alla nuova Forza Italia - ne prenderò atto e mi dedicherò, magari, a creare il Napoli Club del Salario'.
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