DAMASCO - L'intervento militare degli Stati Uniti contro la Siria è meno vicino e deve passare per l'autorizzazione del Congresso e il petrolio Wti segna un deciso ribasso sui mercati asiatici. Il greggio cede 3,4 dollari e segna quota 104,2 contro i 112 dollari segnati la scorsa settimana, i livelli massimi degli ultimi due anni. Ribasso anche per il Brent a 112,2 dollari.
+ Mc Cain, catastrofico no ad attacco
Mosca dubita delle prove fornite dagli Usa sull'uso di armi chimiche da parte di Damasco: "Ci hanno mostrato alcuni materiali che non contengono nulla di concreto e che non ci convincono. Non ci sono ne' mappe geografiche né nomi. Inoltre ci sono molte incongruenze, restano moltissimi dubbi": cosi' il ministro degli Esteri Lavrov.
"Non ci sono fatti, ci sono semplicemente dichiarazioni che loro sanno per certo", ha detto Lavrov. "E quando voi chiedete delle conferme più dettagliate - ha proseguito - loro dicono che è tutto segreto e che per questo non possono farci vedere: vuol dire che non vi sono elementi per la cooperazione internazionale". "Anche quello che ci hanno fatto vedere in precedenza e ultimamente i nostri partner americani, come pure quelli britannici e francesi, non ci convince assolutamente", ha aggiunto.
"Russia e Cina sono esclusivamente per soluzioni diplomatiche" e sono "contrarie al ritorno al linguaggio degli ultimatum e alla rinuncia del negoziato", ha detto il capo della diplomazia russa in merito alla crisi siriana, ma ricordando anche altri dossier caldi come quelli iraniano e nordcoreano.
Nders Fogh Rasmussen |
RASMUSSEN, RESTARE FERMI RISPOSTA SBAGLIATA - "Restare fermi darebbe la risposta sbagliata ai dittatori di tutto il mondo" quindi "la comunitá internazionale deve rispondere" alle prove di attacco chimico a Damasco.
Così il segretario generale Nders Fogh Rasmussen, che ha aggiunto come "le prove di intelligence sono state condivise tra gli alleati" e che la risposta, in democrazia, deve seguire le regole democratiche ma che essa "deve evitare che in futuro ci siano altri attacchi con armi chimiche".