Provocatorio e lussurioso: il prossimo inverno si veste di 'animalier'

di Desirèe Montesano - Oggi il termine “animalier” raggruppa tutte le stampe di matrice animale: pitonato, leopardato, tigrato, tartarugato e zebrato. Nel '700 iniziarono ad apparire le prime stampe su stoffe e sete per ornare e decorare le sontuose corti europee, aggiungendo così un tocco esotico allo stile del “vecchio mondo”.

Nella moda l’immagine dello stile animalier inizialmente usato solo dalle c.d.“bombshell” fu sdoganato dal grande stilista Christian Dior, che portò lo stile animalier sulle passerelle di tutto il mondo.

Da quel momento in poi l’animalier fu apprezzato da tutte le stars e in seguito dalle più grandi maison di moda.

Nel 1953, Marilyn Monroe indossò un manicotto di pelliccia animalier con mantella dello stesso motivo nel film “Gli uomini preferiscono le bionde” e, nel 1963, l’icona di stile ed eleganza, Audrey Hepburn, nel film “Sciarada”, indossò un cappello maculato realizzato da Givenchy.

Anche Valentino nell’87 si lasciò conquistare dall’animalier, tanto che gli venne soprannominato “ Re della giungla della moda”.

Dopo un piccolo stand by del fashion jungle, fu Gianni Versace a proporre camicie di seta maculate per il prét-a-portér maschile.

Chic, glamour e bon ton, l’animalier affascina da sempre gli stilisti. Considerato uno dei capisaldi del fashion system e oggi definito da molti “the new black”, per il suo utilizzo smodato e per la sua presenza scenica sulle passerelle. 

L’animalier è costantemente presente sulle passerelle dal 1947 ad oggi, sempre ripresentato e rivisitato. 

Questo trend non conosce stagioni e si presenta protagonista indiscusso del prossimo autunno/inverno 2013\2014.
 Fra i brand contemporanei che hanno rivisitato l’animalier, ci sono: la stilista Anna Molinari (di Blumarine e Blugirl), che unisce all’animalier le palette pastello, Dolce & Gabbana, che sposa l’animalier con la filosofia barocca e l’animalier proposto da Prada, bimateriale e bicolore.


Stampe chiazzate e fantasie maculate, continuano ad essere protagoniste indiscusse delle collezioni invernali e sfilano selvagge sulle passerelle delle capitali della moda, colorando cappotti, vestiti, pantaloni, scarpe ,borse, montature per occhiali e ambitissimi oggetti di design, una vera e propria invasione di animalier. 

La rivisitazione più chic resta senza dubbio quella proposta da Burberry Prorsum che rilegge l’animalier in chiave romantica e trasforma le chiazze in micro cuori... della serie non c’è limite all’immaginazione ma mai senza animalier.

Non ci resta che selezionare qua e là i nostri capi preferiti e utilizzarli per creare outfit sempre nuovi senza paura di osare!

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