di Francesco Brescia - Il 3 ottobre 2012 è stato emanato dalla Regione Puglia il Regolamento Regionale n. 23 che consente a tutti coloro che hanno già esercitato in Puglia la professione di Guida Turistica di ottenere il riconoscimento dell'abilitazione alla professione.
Le Province, pertanto, delegate dall'Ente Regione, si sono mobilitate per la ricezione delle domande di ammissione nell'albo.
Dunque la nostra Regione, i nostri territori dispongono di una regolamentazione chiara, precisa, incontestabile alla quale ci si deve strettamente attenere.
La legge regionale (n. 13 del 25 maggio 2012), lo ribadiamo, parla chiaro:
Art. 6 - “I Comuni e gli organi di polizia locale accertano il possesso, da parte delle guide turistiche di cui al comma 1, della specifica documentazione attestante l’abilitazione” e ancora Art. 9 - “Fatte salve le competenze degli organi di polizia locale, i Comuni esercitano le funzioni di vigilanza e controllo sulle attività professionali turistiche di cui alla presente legge. 2. I Comuni sono tenuti a trasmettere alla Provincia competente per territorio copia dei verbali delle contravvenzioni e degli eventuali reclami pervenuti dai clienti”.
Di tutto questo le Amministrazioni Comunali sono o no a conoscenza?
Sanno le Amministrazioni Comunali (gli amministratori comunali) che nessuno, al di fuori dei regolarmente inseriti nell'albo delle guide e degli accompagnatori turistici (visitare sito della Provincia, please! http://www.provincia.barletta-andria-trani.it/settorieuffici/culturasporteturismo-politichesocia/tabid/186/ctl/detail/mid/2411/itemid/1638/elenco-generale-delle-guide-turistiche-e-accompagnatori-turistici-ex-art10-lr-13_2012-prov), può esercitare la professione di guida?
Mi chiedo ciò perché non di rado capita di trovare 'non-guide' o 'guide improvvisate' o 'guide abilissime ma non iscritte all'albo' che conducono ciurme di turisti (turisti?) tra le vie dei centri storici delle nostre città , che portano gruppi a visitare questo o quel sito di interesse storico-artistico, che spiegano ora a menadito, ora con cognizione di causa tratti e caratteristiche di area naturalistiche e di interesse paesaggistico.
Chi fotografa? Chi controlla? Chi sanziona?
Stupisce poi quando a 'reclutare' guide (non-guide) per eventi vari siano proprio le pubbliche amministrazioni o enti collegati alle pubbliche amministrazioni.
Vero è che in Italia si dovrebbe aprire una seria discussione sugli albi professionali e che non sempre chi è iscritto risulta maggiormente meritevole di chi non lo è o di chi non ce l'ha fatta. Resta il fatto che, se un regolamento c'è, va rispettato. Punto.
Le Province, pertanto, delegate dall'Ente Regione, si sono mobilitate per la ricezione delle domande di ammissione nell'albo.
Dunque la nostra Regione, i nostri territori dispongono di una regolamentazione chiara, precisa, incontestabile alla quale ci si deve strettamente attenere.
La legge regionale (n. 13 del 25 maggio 2012), lo ribadiamo, parla chiaro:
Art. 6 - “I Comuni e gli organi di polizia locale accertano il possesso, da parte delle guide turistiche di cui al comma 1, della specifica documentazione attestante l’abilitazione” e ancora Art. 9 - “Fatte salve le competenze degli organi di polizia locale, i Comuni esercitano le funzioni di vigilanza e controllo sulle attività professionali turistiche di cui alla presente legge. 2. I Comuni sono tenuti a trasmettere alla Provincia competente per territorio copia dei verbali delle contravvenzioni e degli eventuali reclami pervenuti dai clienti”.
Di tutto questo le Amministrazioni Comunali sono o no a conoscenza?
Sanno le Amministrazioni Comunali (gli amministratori comunali) che nessuno, al di fuori dei regolarmente inseriti nell'albo delle guide e degli accompagnatori turistici (visitare sito della Provincia, please! http://www.provincia.barletta-andria-trani.it/settorieuffici/culturasporteturismo-politichesocia/tabid/186/ctl/detail/mid/2411/itemid/1638/elenco-generale-delle-guide-turistiche-e-accompagnatori-turistici-ex-art10-lr-13_2012-prov), può esercitare la professione di guida?
Mi chiedo ciò perché non di rado capita di trovare 'non-guide' o 'guide improvvisate' o 'guide abilissime ma non iscritte all'albo' che conducono ciurme di turisti (turisti?) tra le vie dei centri storici delle nostre città , che portano gruppi a visitare questo o quel sito di interesse storico-artistico, che spiegano ora a menadito, ora con cognizione di causa tratti e caratteristiche di area naturalistiche e di interesse paesaggistico.
Chi fotografa? Chi controlla? Chi sanziona?
Stupisce poi quando a 'reclutare' guide (non-guide) per eventi vari siano proprio le pubbliche amministrazioni o enti collegati alle pubbliche amministrazioni.
Vero è che in Italia si dovrebbe aprire una seria discussione sugli albi professionali e che non sempre chi è iscritto risulta maggiormente meritevole di chi non lo è o di chi non ce l'ha fatta. Resta il fatto che, se un regolamento c'è, va rispettato. Punto.