di Nicola Zuccaro - Il 29 settembre 1913 nasceva a Robbio Silvio Piola. Uno dei monumenti del calcio italiano se ancora in vita avrebbe dovuto
compiere i 100 anni di vita. L'azzurro per due volte campione del mondo (determinante fu nella conquista del secondo titolo nel 1938 a Parigi
nella finale vinta per 4 a 2 contro l'Ungheria) appese le scarpe al chiodo si dedicò all'insegnamento del calcio quale componente della Commissione
Tecnica Federale a partire del 1953. Un incarico che gli consentì di tenere lezioni di tecnica e di tattica calcistica agli aspiranti allenatori anche a Bari.
Uno dei decani delle panchine pugliesi, il maestro Giuseppe Sibillano conserva il ricordo di una lezione tenuta allo Stadio della Vittoria nel corso della quale Piola pronunciò a seguente frase: "La palla si dà sempre avanti".
Detto da chi realizzò 274 reti (record ancora imbattuto in A) assunse un significato e un valore particolare in barba ai difensivismi e ai retropassaggi - osserva Sibillano - che caratterizzano il calcio odierno.
Uno dei decani delle panchine pugliesi, il maestro Giuseppe Sibillano conserva il ricordo di una lezione tenuta allo Stadio della Vittoria nel corso della quale Piola pronunciò a seguente frase: "La palla si dà sempre avanti".
Detto da chi realizzò 274 reti (record ancora imbattuto in A) assunse un significato e un valore particolare in barba ai difensivismi e ai retropassaggi - osserva Sibillano - che caratterizzano il calcio odierno.
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