Renzi, governo sia di larghe vedute, non di piccoli interessi

ROMA - "Se dovessi ragionare con il cliche' tipico dell'allegro chirurgo della politica direi, Letta si fa due giri poi tocca a me, lui ha dieci anni piu' di me, se mi regolo sulla convenienza personale me ne sto in un angolino e aspetto che finiscano". Lo ha detto Matteo Renzi a Omnibus su La7, rispondendo alle diverse domande sul rapporto con Letta e con il suo esecutivo. Ma "l'interesse dell'Italia non sono le elezioni anticipate, l'interesse del Paese non e' il governo delle larghe intese ma delle larghe vedute non dei piccoli interessi. Io non sono qui a preoccuparmi di me stesso, mi chiamo fuori dalla polemica sul Pd, ma sto insultando Letta se gli dico cosa serve? Il governo Letta-Alfano e' come una bici: sta in piedi se corre". E "non e' possibile che l'agenda la detti solo Berlusconi, son vent'anni che la detta lui". Ora serve che il governo "risolva i problemi del Paese", "secondo me ci sono le condizioni per farlo". 

"Un gruppo dirigente rancoroso ha cercato di buttare tutto in caciara. Non vogliono fare ne' il congresso ne' le primarie perche' poi sanno che si volta pagina" ha proseguito Renzi. "Dopo aver rinviato tutto il rinviabile in Parlamento e al governo, dal finanziamento ai partiti agli F35, ora vogliono rinviare anche il congresso. Quando hanno deciso di smettere, ci facciano un colpo di telefono che noi veniamo a Roma". "L'assemblea del Pd ha fatto una brutta figura, mentre il paese vive la situazione che vediamo, con possibilita' ma anche difficolta', il Pd sabato ha perso un'occasione per parlare dei problemi del paese. Tutti i candidati hanno parlato dei problemi del paese ma qualcuno ha voluto bloccare tutto". Lo ha detto Matteo Renzi a Omnibus su La7. "E' patologico dividersi in base non alle idee ma ai cognomi, anche perche' si rinuncia alla nobile fatica di pensare". Cosi' Matteo Renzi, a Omnibus su La7.

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