di Stella Dibenedetto - E’ una Roma bella e vincente quella di Rudi Garcia che disattende tutte le aspettative partendo subito forte rispetto alle sue precedenti squadre. 3-0 al Verona grazie alle reti di Maicon, Pjanic e Ljajic e sei punti in classifica come Juventus, Napoli, Inter e Fiorentina. Una vittoria netta e nitida che mette in chiaro la voglia della squadra giallorossa di recitare un ruolo importante dopo tre stagioni fallimentari. Seconda vittoria consecutiva, cinque gol fatti e zero subiti. Non accadeva da sei anni, il terzo dell’era Spalletti. Nel 2007 la Roma vinse a Palermo e superò all’Olimpico il Siena. Con gli stessi punteggi di questo: 2 a 0 a Livorno e 3 a 0 ieri contro la neopromossa di Mandorlini. La Roma di Rudi Garcia inventa, costruisce e piace. Contro il Verona, il tecnico conferma la formazione che ha battuto il Livorno inserendo solo Strootman al posto di Bradley e affidando ancora la regia a De Rossi capace di riconquistare la fiducia dei tifosi con due ottime prestazioni e Gervinho dal primo minuto. I giallorossi dominano sin dal primo minuto ma devono aspettare quasi 60’ prima di sbloccare la partita. Il Verona non si spaventa e cerca il bis contro una grande squadra dopo la vittoria sul Milan. A fine gara, però, c’è solo la Roma che potrebbe andare in vantaggio dopo appena tre minuti con Florenzi. Senza l’appoggio della curva sud, squalificata, i giallorossi corrono, inventano e divertono. Il gol del vantaggio, però, arriva solo all’11’ del secondo tempo quanto Totti trova nel corridoio la percussione di Maiconsul cui traversone c'è la deviazione decisiva di Cacciatore. Due minuti dopo è ancora gol Roma, stavolta con una vera magia di MiralemPjanic: il bosniaco con una palombella morbida da 20 metri segna il gol del raddoppio pescando Rafael fuori dai pali. E’ il delirio. Il Verona crolla e i giallorossi giocano come vogliono e costruiscono una miriade di azioni da gol. Prima Balzaretti, poi Gervinho potrebbero arrotondare il punteggio ma è il neo arrivato Ljajic a presentarsi nel migliore dei modi segnando il terzo gol giallorosso: il serbo punta la porta e da 20 metri brucia Rafael di destro. Ma non è ancora finita. Totti inventa per Gervinho sperando di mandarlo in rete ma l’ivoriano prima sbaglia e poi è troppo generoso. Rudi Garcia può dirsi soddisfatto dei suoi. La Roma lancia un segnale al campionato: se continuerà ad essere cinica e concreta come lo è stata nelle prime tre gare potrà candidarsi per recitare il ruolo di terza forza di questo campionato. E dopo la pausa c’è la trasferta di Parma.
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