di Stella Dibenedetto - La sorprendente Roma di Rudi Garcia non perde un colpo: infila la quinta vittoria consecutiva in quinta giornata e si porta da sola al comando della classifica staccando anche il Napoli, fermato, a sorpresa in casa da un Sassuolo che, solo tre giorni prima aveva preso sette gol dall’Inter. Due vittorie possono essere un caso ma questa Roma c’è e continuerà a dire la sua in questo campionato. In casa Roma continuano a non voler sentire parlare di scudetto la, con questi risultati, sognare è un dovere.
Subito dopo c’è il Napoli che, però, subisce la prima battuta d’arresto in casa per merito di un Sassuolo orgoglioso che, più volte, ha rischiato di portare a casa anche la vittoria. Vince giocando male, invece, la Juventus. La squadra di Antonio conte sarà un’assoluta protagonista di questa stagione ma quest’anno, come non mai, dovrà faticare parecchio se vorrà riconfermarsi campione d’Italia. L’Iter di Walter Mazzarri vince e convince. Sotto di un gol contro la Fiorentina è riuscita non solo a rimontare ma anche a portare a casa tre punti importantissimi. I nerazzurri ci sono e lo dimostreranno.
Dietro le prime cinque della classe troviamo la Lazio che, dopo il pesante ko nel derby, è tornata alla vittoria battendo un Catania sempre più in crisi e ancora con un solo punto in classifica. Dietro i bianconcelesti due sorprese: Torino e Livorno stanno sorprendendo per gioco e continuità di rendimento. Più staccato, invece, a dieci punti dalla vetta, il Milan di Massimiliano Allegri che a Bologna, finisce prima all’inferno e poi risorge nei minuti finali riuscendo ad agganciare un miracoloso pareggio. Nonostante la reazione, però, in casa rossonera è allarme: dieci gol fatti e dieci gol subiti in sole cinque partite. Troppi per una squadra che ha come obiettivo quello di arrivare almeno tra le prime cinque di questo campionato.
In zona salvezza, invece, è ancora tutto aperto. Catania e Sassuolo sono fermi all’ultimo posto in classifica, con un solo punto. Ad una sola lunghezza troviamo la Sampdoria che, nonostante abbia giocatori di qualità, non è ancora riuscita ad imporre il proprio gioco e a portare a casa una vittoria. Anche l’Atalanta sembra aver perso la pozione magica degli ultimi anni e cade sotto i colpi del Parma che, invece, respira grazie alla fantasia di Cassano e alla vena realizzativa di Parolo.
Subito dopo c’è il Napoli che, però, subisce la prima battuta d’arresto in casa per merito di un Sassuolo orgoglioso che, più volte, ha rischiato di portare a casa anche la vittoria. Vince giocando male, invece, la Juventus. La squadra di Antonio conte sarà un’assoluta protagonista di questa stagione ma quest’anno, come non mai, dovrà faticare parecchio se vorrà riconfermarsi campione d’Italia. L’Iter di Walter Mazzarri vince e convince. Sotto di un gol contro la Fiorentina è riuscita non solo a rimontare ma anche a portare a casa tre punti importantissimi. I nerazzurri ci sono e lo dimostreranno.
Dietro le prime cinque della classe troviamo la Lazio che, dopo il pesante ko nel derby, è tornata alla vittoria battendo un Catania sempre più in crisi e ancora con un solo punto in classifica. Dietro i bianconcelesti due sorprese: Torino e Livorno stanno sorprendendo per gioco e continuità di rendimento. Più staccato, invece, a dieci punti dalla vetta, il Milan di Massimiliano Allegri che a Bologna, finisce prima all’inferno e poi risorge nei minuti finali riuscendo ad agganciare un miracoloso pareggio. Nonostante la reazione, però, in casa rossonera è allarme: dieci gol fatti e dieci gol subiti in sole cinque partite. Troppi per una squadra che ha come obiettivo quello di arrivare almeno tra le prime cinque di questo campionato.
In zona salvezza, invece, è ancora tutto aperto. Catania e Sassuolo sono fermi all’ultimo posto in classifica, con un solo punto. Ad una sola lunghezza troviamo la Sampdoria che, nonostante abbia giocatori di qualità, non è ancora riuscita ad imporre il proprio gioco e a portare a casa una vittoria. Anche l’Atalanta sembra aver perso la pozione magica degli ultimi anni e cade sotto i colpi del Parma che, invece, respira grazie alla fantasia di Cassano e alla vena realizzativa di Parolo.
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