SOLETO (LE) - Giovedì 19 settembre, alle ore 18.30, con il patrocinio del Comune di Soleto-Assessorato alla Cultura, in collaborazione con "Associazione Francesco Marco Attanasi onlus", sarà presentato presso i locali dell'ex Canonica (accanto alla Chiesa di Santo Stefano) "Nel segno della stella a sedici punte" (Editrice Salentina, 2012, 90 pp. nella foto la copertina) di Angela Beccarisi (foto).
Introduce Sergio Ortese, storico dell'arte medievale
Una storia che ancora non è stata raccontata per approfondire e divulgare uno dei periodi più accattivanti e meno conosciuti del Medioevo meridionale salentino.
Con l'avvento degli Angioini sul trono di Napoli (1266), l'Italia meridionale gravita nuovamente sotto l'orbita dei Francesi.
Una stagione ricchissima di grandi trasformazioni politiche, religiose e culturali (a Napoli giungeranno i migliori artisti conosciuti: da Simone Martini a Giotto, Dante, Petrarca e Boccaccio).
Due delle famiglie più in vista dell'epoca, gli Orsini e i del Balzo, saranno i protagonisti per oltre un secolo e mezzo di questi nuovi scenari in contatto diretto con la Casa Reale.
Raimondo del Balzo, il suo pronipote più conosciuto, Raimondello, la moglie Maria d'Enghien-Brienne e il figlio Giovanni legheranno il loro nome alle vicende di Terra d'Otranto, ponendo di fatto questo lembo di terra al pari delle grandi corti italiane ed europee negli straordinari episodi affrescati della Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria a Galatina e la Cappella di Santo Stefano a Soleto.
Pitture dal respiro cortese che sopravviveranno all'ondata barocca.
Angela Beccarisi, classe '76, è laureata in Beni Culturali.
Alla passione per gli studi storico-artistici in ambito medievale ha unito la promozione culturale in campo turistico.
Dopo l'esperienza all'Istituto Italiano di Cultura di Istanbul, rientra nel Salento e dal 2005 svolge attività di guida turistica nella Regione Puglia.
E' membro del club Unesco di Galatina e da anni promuove la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale salentino.
Sergio Ortese, storico dell’arte classe, ‘71, vive e lavora a Lecce.
Nel 2000 si laurea con lode presso l'Università del Salento, Facoltà dei Beni Culturali..
Dalla stessa Facoltà ottiene un assegno di ricerca biennale sul tema della committenza artistica nel Salento, tra XIV e XV secolo (2001) e stabilisce una proficua collaborazione con l’insegnamento specialistico di Storia dell'Arte Medievale in Puglia, diventando membro della commissione di profitto negli esami.
Nel 2008 consegue il titolo di dottore di Ricerca in Storia dell’Arte con una tesi sulla Pittura Tardogotica nel Salento; autore di numerosi saggi su volumi, riviste scientifiche e atti di convegno, nel 2009 fonda e dirige la collana «DE LÀ DA MAR. Scritti di Storia dell'Arte curandone i primi tre volumi e un supplemento.
Consulente scientifico per il Museo Provinciale di Lecce, l'ISUFI, il Politecnico di Bari e per studi professionali nel restauro di monumenti e opere d’arte, presta attività di docenza in master, corsi di perfezionamento e formazione presso Università del Salento e scuole di ogni ordine e grado.
Attualmente ha un contratto di ricerca con l’Università del Salento, facoltà di Beni Culturali.
Introduce Sergio Ortese, storico dell'arte medievale
Una storia che ancora non è stata raccontata per approfondire e divulgare uno dei periodi più accattivanti e meno conosciuti del Medioevo meridionale salentino.
Con l'avvento degli Angioini sul trono di Napoli (1266), l'Italia meridionale gravita nuovamente sotto l'orbita dei Francesi.
Una stagione ricchissima di grandi trasformazioni politiche, religiose e culturali (a Napoli giungeranno i migliori artisti conosciuti: da Simone Martini a Giotto, Dante, Petrarca e Boccaccio).
Due delle famiglie più in vista dell'epoca, gli Orsini e i del Balzo, saranno i protagonisti per oltre un secolo e mezzo di questi nuovi scenari in contatto diretto con la Casa Reale.
Raimondo del Balzo, il suo pronipote più conosciuto, Raimondello, la moglie Maria d'Enghien-Brienne e il figlio Giovanni legheranno il loro nome alle vicende di Terra d'Otranto, ponendo di fatto questo lembo di terra al pari delle grandi corti italiane ed europee negli straordinari episodi affrescati della Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria a Galatina e la Cappella di Santo Stefano a Soleto.
Pitture dal respiro cortese che sopravviveranno all'ondata barocca.
Angela Beccarisi, classe '76, è laureata in Beni Culturali.
Alla passione per gli studi storico-artistici in ambito medievale ha unito la promozione culturale in campo turistico.
Dopo l'esperienza all'Istituto Italiano di Cultura di Istanbul, rientra nel Salento e dal 2005 svolge attività di guida turistica nella Regione Puglia.
E' membro del club Unesco di Galatina e da anni promuove la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale salentino.
Sergio Ortese, storico dell’arte classe, ‘71, vive e lavora a Lecce.
Nel 2000 si laurea con lode presso l'Università del Salento, Facoltà dei Beni Culturali..
Dalla stessa Facoltà ottiene un assegno di ricerca biennale sul tema della committenza artistica nel Salento, tra XIV e XV secolo (2001) e stabilisce una proficua collaborazione con l’insegnamento specialistico di Storia dell'Arte Medievale in Puglia, diventando membro della commissione di profitto negli esami.
Nel 2008 consegue il titolo di dottore di Ricerca in Storia dell’Arte con una tesi sulla Pittura Tardogotica nel Salento; autore di numerosi saggi su volumi, riviste scientifiche e atti di convegno, nel 2009 fonda e dirige la collana «DE LÀ DA MAR. Scritti di Storia dell'Arte curandone i primi tre volumi e un supplemento.
Consulente scientifico per il Museo Provinciale di Lecce, l'ISUFI, il Politecnico di Bari e per studi professionali nel restauro di monumenti e opere d’arte, presta attività di docenza in master, corsi di perfezionamento e formazione presso Università del Salento e scuole di ogni ordine e grado.
Attualmente ha un contratto di ricerca con l’Università del Salento, facoltà di Beni Culturali.