LECCE - "Ritrovare il paesaggio": è il titolo della mostra dell'artista Luigi De Giovanni che sarà inaugurata a Specchia, nel Leccese (località "Sutta le Capanne du Ripa") sabato prossimo 5 ottobre dalle ore 10 alle ore 21 (resterà aperta sino al 10 ottobre, tutti i giorni dalle ore 17 alle ore 20).
L'evento è organizzato in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, la mostra curata dall'Associazione Culturale E20cult.
L'allestimento è firmato dall'architetto Stefania Branca.
(Contatti: Cell. 329 2370646 e20cult@email.it Website: degiovanniluigi.com).
Scrive in catalogo Federica Murgia: "Mossi dalla curiosità e dalla voglia di conoscenza, si può andare ovunque alla ricerca di colori e sensazioni, luoghi e climi nuovi che non riescono però a far avvertire il senso di appartenenza e di casa.
Anche Luigi De Giovanni, sognatore errabondo, si è sentito a casa solamente con il rientro nella sua terra: luogo sicuro, nello stesso tempo, sfuggito e agognato nell’inconscio.
Qui nel Salento ha ritrovato se stesso: ha ritrovato il suo animo, la sua storia, i suoi colori.
Qui ha dipinto con una furia, quasi selvaggia, data dall’urgenza di fissare ciò che aveva inconsciamente conservato.
Ha tracciato i profili di mille colori di un paesaggio, di pietra, che sa trasmettere i racconti del tempo".
L'evento è organizzato in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, la mostra curata dall'Associazione Culturale E20cult.
L'allestimento è firmato dall'architetto Stefania Branca.
(Contatti: Cell. 329 2370646 e20cult@email.it Website: degiovanniluigi.com).
Scrive in catalogo Federica Murgia: "Mossi dalla curiosità e dalla voglia di conoscenza, si può andare ovunque alla ricerca di colori e sensazioni, luoghi e climi nuovi che non riescono però a far avvertire il senso di appartenenza e di casa.
Anche Luigi De Giovanni, sognatore errabondo, si è sentito a casa solamente con il rientro nella sua terra: luogo sicuro, nello stesso tempo, sfuggito e agognato nell’inconscio.
Qui nel Salento ha ritrovato se stesso: ha ritrovato il suo animo, la sua storia, i suoi colori.
Qui ha dipinto con una furia, quasi selvaggia, data dall’urgenza di fissare ciò che aveva inconsciamente conservato.
Ha tracciato i profili di mille colori di un paesaggio, di pietra, che sa trasmettere i racconti del tempo".
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