BARI - “Ho fiducia che il Consiglio dei Ministri vorrà rinviare, sia pure temporaneamente, l’entrata in vigore delle norme che sopprimono i tribunali minori, prevista per il 13 settembre”. È un auspicio, ma anche una richiesta, quello del presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna, che in una nota urgente al capo del Governo Enrico Letta e al ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri ha rappresentato l’esigenza di riaprire un canale di dialogo tra il livello centrale e i territori. “A nome del Consiglio regionale pugliese – scrive - sono a chiedervi di ascoltare le Istituzioni e i soggetti interessati, per consentire ulteriori approfondimenti e valutazioni. Chi opera quotidianamente in trincea contro l’illegalità, potrà esporre in un clima di sereno confronto le ragioni dell’eventuale revisione di scelte che rischiano di compromettere l’attività giudiziaria dei Tribunali e di portare al collasso la giustizia nel territorio”.
Introna ha raccolto il dissenso, oltre all’allarme per le sorti della giustizia in Puglia. Sono sette i ricorsi ai TAR contro la soppressione degli Uffici giudiziari distaccati (li hanno avanzati o annunciati i comuni di San Severo, Bitonto con Palo e Giovinazzo, Barletta, Monopoli, Putignano, Ginosa, Manduria). In delegazione dal presidente del Consiglio regionale si sono già recati rappresentanti forensi di Bitonto e Cerignola, domani saranno ricevuti legali di Ginosa e Laterza. “Le insistenti e circostanziate prese di posizione di avvocati, esponenti degli Ordini professionali e operatori della giustizia hanno assunto nella nostra regione il carattere di una protesta generalizzata contro la cancellazione di presìdi giudiziari capaci di assicurare un impegno insostituibile, in aree regionali periferiche rispetto alle sedi dei Tribunali provinciali”.
L’appello a un’ulteriore fase di ascolto, rivolto al primo ministro e al guardasigilli, vuole stimolare un confronto e avviare una riflessione. “A noi interessa stabilire un dialogo col Governo nazionale, per sensibilizzarlo a una rilettura del provvedimento di soppressione”: Introna ha anche ricordato a Letta e Cancellieri le iniziative di varie Regioni, orientate a proporre alla Cassazione, entro il prossimo 30 settembre, un referendum abrogativo delle norme nazionali che tagliano le sezioni distaccate dei Tribunali nei territori provinciali.
Anche il Consiglio regionale pugliese, come il presidente dell’Assemblea ha annunciato nella nota indirizzata a Palazzo Chigi e via Arenula, intende deliberare quanto prima, per sollecitare una rilettura complessiva del provvedimento nazionale, anche attraverso un esame approfondito del rapporto costi-benefici e delle ricadute nei territori. “Sono numerose - segnala Introna - le adesioni arrivate da tutta la Puglia a sostegno della decisione dell’Ufficio di presidenza di promuovere un pronunciamento consiliare, interpretando la contrarietà di tutto il territorio ad un taglio che può solo penalizzare e paralizzare una giustizia, come quella pugliese, impegnata strenuamente a difendere i cittadini dal malaffare e dalla delinquenza”.
Introna ha raccolto il dissenso, oltre all’allarme per le sorti della giustizia in Puglia. Sono sette i ricorsi ai TAR contro la soppressione degli Uffici giudiziari distaccati (li hanno avanzati o annunciati i comuni di San Severo, Bitonto con Palo e Giovinazzo, Barletta, Monopoli, Putignano, Ginosa, Manduria). In delegazione dal presidente del Consiglio regionale si sono già recati rappresentanti forensi di Bitonto e Cerignola, domani saranno ricevuti legali di Ginosa e Laterza. “Le insistenti e circostanziate prese di posizione di avvocati, esponenti degli Ordini professionali e operatori della giustizia hanno assunto nella nostra regione il carattere di una protesta generalizzata contro la cancellazione di presìdi giudiziari capaci di assicurare un impegno insostituibile, in aree regionali periferiche rispetto alle sedi dei Tribunali provinciali”.
L’appello a un’ulteriore fase di ascolto, rivolto al primo ministro e al guardasigilli, vuole stimolare un confronto e avviare una riflessione. “A noi interessa stabilire un dialogo col Governo nazionale, per sensibilizzarlo a una rilettura del provvedimento di soppressione”: Introna ha anche ricordato a Letta e Cancellieri le iniziative di varie Regioni, orientate a proporre alla Cassazione, entro il prossimo 30 settembre, un referendum abrogativo delle norme nazionali che tagliano le sezioni distaccate dei Tribunali nei territori provinciali.
Anche il Consiglio regionale pugliese, come il presidente dell’Assemblea ha annunciato nella nota indirizzata a Palazzo Chigi e via Arenula, intende deliberare quanto prima, per sollecitare una rilettura complessiva del provvedimento nazionale, anche attraverso un esame approfondito del rapporto costi-benefici e delle ricadute nei territori. “Sono numerose - segnala Introna - le adesioni arrivate da tutta la Puglia a sostegno della decisione dell’Ufficio di presidenza di promuovere un pronunciamento consiliare, interpretando la contrarietà di tutto il territorio ad un taglio che può solo penalizzare e paralizzare una giustizia, come quella pugliese, impegnata strenuamente a difendere i cittadini dal malaffare e dalla delinquenza”.
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