OSTUNI (BR) - E' cominciato alla grande l'anno scolastico ed in questi giorni, nella Città Bianca, è partito il cosiddetto "turismo scolastico": numerosi insegnanti provenienti da tutt’Italia facenti parte dell’Associazione Nazionale degli Insegnanti di Scienze Naturali e presenti in Puglia per il XVI convegno nazionale ANISN sulla “innovazione didattica e scelte di sostenibilità per lo sviluppo del territorio” tenutosi presso il CRSFA “Basile Caramia” di Locorotondo, hanno visitato il Parco Naturale Regionale delle Dune Costiere.
I convenisti hanno dapprima visitato la riserva naturale di Torre Guaceto e, subito dopo, si sono spostati nel parco naturale delle Dune Costiere per vedere e conoscere gli impianti di acquacoltura di Fiume Morelli dove si pratica l'acquacoltura biologica grazie all'integrazione tra soggetti pubblici e privati.
Sono stati illustrati anche i numerosi progetti di sviluppo sostenibile messi in atto negli ultimi anni dal parco in collaborazione con le comunità di agricoltori, gli operatori turistici, le associazioni culturali e ambientaliste ed il supporto delle amministrazioni pubbliche.
Proseguendo il giro, il gruppo di insegnanti si è recato presso il villaggio rupestre di lama del Tappeto (in territorio di Fasano), nei pressi di Pezze di Greco, nelle cui grotte da anni si svolge la rappresentazione del Presepe vivente.
Insieme al professor Franco Chialà , il gruppo ha visitato le numerose grotte e nel frantoio ipogeo del villaggio rupestre c’è stato un momento di confronto sulle strategie di tutela di un paesaggio storico come quello presente tra Fasano e Ostuni.
Successivamente si è tenuto un incontro gastronomico a cura dei produttori e le abili intrecciatrici del pomodoro della Regina di Torre Canne in quanto contengono in se i valori della sostenibilità ambientale e della cultura locale.
Grandi apprezzamenti sono stati espressi da parte dei docenti, accompagnati dal professor Vito Savino, Presidente della Fondazione ITS Agroalimentare Puglia, i quali con questa visita hanno scoperto zone nuove e singolarità che non si aspettavano di trovare e tutti facente parte dei numerosi progetti di sviluppo del territorio legati al rispetto della storia e della natura dei luoghi.
E’ stata, infine, un’occasione importante perché molti docenti ritorneranno a visitare questo territorio con i propri studenti affinché diventi un grande laboratorio oggetto di studi e di ricerche.
Daniele Martini
I convenisti hanno dapprima visitato la riserva naturale di Torre Guaceto e, subito dopo, si sono spostati nel parco naturale delle Dune Costiere per vedere e conoscere gli impianti di acquacoltura di Fiume Morelli dove si pratica l'acquacoltura biologica grazie all'integrazione tra soggetti pubblici e privati.
Sono stati illustrati anche i numerosi progetti di sviluppo sostenibile messi in atto negli ultimi anni dal parco in collaborazione con le comunità di agricoltori, gli operatori turistici, le associazioni culturali e ambientaliste ed il supporto delle amministrazioni pubbliche.
Proseguendo il giro, il gruppo di insegnanti si è recato presso il villaggio rupestre di lama del Tappeto (in territorio di Fasano), nei pressi di Pezze di Greco, nelle cui grotte da anni si svolge la rappresentazione del Presepe vivente.
Insieme al professor Franco Chialà , il gruppo ha visitato le numerose grotte e nel frantoio ipogeo del villaggio rupestre c’è stato un momento di confronto sulle strategie di tutela di un paesaggio storico come quello presente tra Fasano e Ostuni.
Successivamente si è tenuto un incontro gastronomico a cura dei produttori e le abili intrecciatrici del pomodoro della Regina di Torre Canne in quanto contengono in se i valori della sostenibilità ambientale e della cultura locale.
Grandi apprezzamenti sono stati espressi da parte dei docenti, accompagnati dal professor Vito Savino, Presidente della Fondazione ITS Agroalimentare Puglia, i quali con questa visita hanno scoperto zone nuove e singolarità che non si aspettavano di trovare e tutti facente parte dei numerosi progetti di sviluppo del territorio legati al rispetto della storia e della natura dei luoghi.
E’ stata, infine, un’occasione importante perché molti docenti ritorneranno a visitare questo territorio con i propri studenti affinché diventi un grande laboratorio oggetto di studi e di ricerche.
Daniele Martini
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